NON SI PUO' SEMPRE SCAPPARE, Dal forum Fracassino

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zeldina
icon12  view post Posted on 23/9/2008, 11:29




Erano ormai passati due anni dalla fine del programma e mi ritrovavo a Roma, con le stesse ansie e paure della prima volta che ci avevo messo piede. Mi ricordo la prima volta a Cinecittà per i provini, tutti sembravano così sicuri di loro stessi, c'era chi cantava a squarciagola, chi ballava in mezzo alla strada e chi come me si sentiva un pesce fuor d'acqua e iniziava a pensare di avere sbagliato a prendere quel treno. E poi invece il sogno si era realizzato, e nel pensare a questo i suoi occhi diventarono improvvisamente malinconici. Lei era così:ormai tutti avevano imparato a conoscerla, un istante felicità assoluta e l'istante dopo quasi le lacrime agli occhi, ma col tempo tutti avevano imparato a non rimanerne spiazzati.
Avevamo detto che erano passati 2 anni, beh ne sono cambiate di cose in questi due anni, i primi mesi dopo l'uscita sono stati frenetici, caotici, ma divertentissimi.
Vivevo con Antonino, si va beh vi chiederete come mai sia finita ad abitare con lui, sinceramente non lo so neanche io, ma per me è stato come un fratello maggiore, con lui mi sentivo protetta e coccolata, gli devo tanto. C'era il tour di Amici, c'erano le serate con gli altri ragazzi e c'era Lui...
Poi dopo circa un anno sono scappata via, si dico scappata perché è la parola più giusta da usare, perché mi sentivo talmente fragile dopo quello che avevo visto che l'unica cosa che sono riuscita a fare è stato prendere tutto e andare via con poche spiegazioni e molte lacrime agli occhi.
Adesso sono di nuovo a Roma, tornata dall'America poche ore fa, un disco uscito in America completamente in inglese e adesso in Italia per curarne la versione italiana. Dovrei essere al settimo cielo, pochi ragazzi di Amici hanno avuto la fortuna che ho avuto io, eppure mi sento triste. Prendo il telefono:
- Pronto chi parla?
- Hi!! Your best friend is now walking alone in Rome: where are you?
- Cassy!!!! Scema: non mi avevi detto che tornavi e io che ieri per tutto il giorno ti ho cercata su skype!! Io sono a casa tu piuttosto dove sei che ti raggiungo subito. Oddio: non mi sembra vero!!!
- In realtà sono sotto casa tua, magari se ti affacci...

E in due secondi me la ritrovo tra le braccia con una lacrimuccia sulla guancia; si perché Roby è fatta così, fa quella forte, tutta di un pezzo, ma so che quando me ne sono andata via c'è stata male.
E adesso sembra un vulcano in piena, penso mi abbia fatto già mille domande senza darmi la possibilità di rispondere, contattato tutta la sua rubrica del cellulare per organizzare una festa per il mio ritorno, e credo non mi abbia neanche chiesto se avevo altri programmi!!!
In quest'anno vedo che non è cambiata e io l'adoro questa ragazza!!

Ore 20.30

Sono in ansia per non dire paranoia pura: lo so sono ridicola, è passato più di un anno e sinceramente dovrei essermene fatta una ragione, ma io quella scena me la sono rivista nelle mente ogni giorno da quando sono andata via.
Vedo che l'idea di mettere un oceano in mezzo non è stata delle più brillanti!!
Sento bussare alla porta e Roby che va ad aprire: mi basta sentire la voce che ho già capito chi è arrivato:

- Marcoooooooooooooooooooooooooo
- Ciao tesoro!!!

E come un pazzo mi salta addosso facendoci finire sul divano:non è cambiato proprio nulla!! Marco è sempre lo stesso, basta vederlo per iniziare a sorridere, e poi è di una dolcezza infinita, come si fa a non volergli bene?
E mentre sono li sul divano con Marco...

- Ecco: è appena tornata e già si è accaparrata il nostro uomo migliore!!!
- Ciao Marta!!!
- Ciao Cassy, mi sei mancata!!
- Anche tu.

E poi via via sono arrivati un po tutti:Simonetta, Marina, Antonino, Genny, Pasqualino, Susy e Francesco...
Si lui:me lo sono ritrovato davanti e non sono riuscita a dire niente di più intelligente di un "Ciao, come va?" e mentre lo dicevo già mi detestavo per la freddezza con cui gliel'avevo detto.

Una volta finito Amici io e Francesco avevamo parlato tanto di noi due. Lui mi aveva detto che ero la persona a cui si sentiva più legato in assoluto, ma sarebbe stato sempre in tournèe, tra una città e l'altra e poi avrebbe ricominciato a ballare per la compagnia di Stoccarda: in poche parole non voleva una storia
Sapeva che io ero innamorata di lui, lo sapeva dall'inizio di Amici, ma non era mai successo niente tra di noi, aveva sempre voluto rimanere amici, diceva che così era tutto più semplice.
E io l'avevo lasciato fare perché non ce l'avrei mai fatta a privarmi della sua presenza anche se nell'ultimo periodo vederlo mi faceva più male che bene... Ma eravamo inseparabili, io andavo a vedere i suoi spettacoli, lo seguivo in giro per l'Italia, lui mi accompagnava alle audizioni e rimaneva sveglio tutta la notte per ascoltarmi cantare mentre preparavo i provini.
Ed era tutto fantastico perché anche se non eravamo insieme c'eravamo solo noi due.

E poi quella sera: ce l'ho ancora impressa nella mente come se fosse ieri...
Eravamo a casa di Marco ad una festa, aveva appena inciso il secondo disco e quel giorno dovevamo festeggiare l'entrata in classifica del suo singolo.C'eravamo tutti, sì perché dopo la fine della trasmissione, le invidie e i rancori avevano progressivamente lasciato spazio ad amicizia e solidarietà: avevamo capito quanto fosse difficile sfondare e quando era possibile ci davamo tutti una mano. Alla festa andava tutto alla grande, musica, cibo, Marco e Gennaro che facevano gli stupidi come al solito, Susy che ballava sempre più sexy in mezzo alla sala,insomma tutto come sempre quando si trattava di noi.
E poi quella telefonata: lo vedo al telefono appoggiato al davanzale della finestra, con la luna che si rifletteva sui suoi capelli biondi, e poi ho ancora impressi i suoi occhi appena attaccato il telefono: stavano brillando. Brillavano di una luce nuova, diversa, una luce che mi stava colpendo dentro come un pugno in mezzo allo stomaco. Poi lo vedo uscire di casa. E come una stupida lo seguo..

E lo vedo. E mi crolla tutto addosso: Francesco e una ragazza, Francesco che abbraccia una ragazza, Francesco che la bacia sulle labbra come non gli avevo visto mai fare da quando ci eravamo conosciuti. E capisco la luce nei suoi occhi. Non era vero che non voleva una storia, non la voleva con me. E tutto quello che riesco a fare è cominciare a piangere..

Alla festa non ci sono più ritornata quella sera, non sarei stata in grado di parlare con nessuno e a quanto pare neanche Francesco dato che tutti pensavano che ce ne fossimo andati via insieme.
Avevo ancora stampata nella testa l'immagine di Frà che bacia quella ragazza, nessuna immagine credo mi avrebbe potuto fare più male. Avevo passato la notte a piangere in macchina: non potevo tornare a casa in quello stato, avrei dovuto probabilmente dare troppe risposte a domande che non volevo mi venissero fatte.
E il giorno dopo Roby, che come al solito aveva capito tutto senza che io le avessi detto niente mi aveva detto che quella che avevo visto con Frà era una ballerina che avrebbe lavorato con lui nel prossimo spettacolo e che effettivamente uscivano insieme.
E li ho capito che non ce l'avrei fatta a vederlo tutti i giorni con lei, passeggiare con lei, ballare con lei, accompagnarla a casa, abbracciarla, baciarla e così ho deciso di raggiungere mia mamma in America.
Telefono a Marina

- Mari sono Cassy ti devo parlare
- Cassy sono 2 giorni che non abbiamo tue notizie, dove cavolo sei finita??

E capisco che Roby non ha detto niente agli altri come le avevo chiesto

- Mari ci possiamo vedere oggi?
- Si tesoro, passo da te dopo le prove.

Avevo chiamato Marina perché solo lei poteva capire e lasciarmi partire: conosco Roby troppo bene per non sapere che avrebbe mobilitato anche la polizia pur di non farmi prendere quell'aereo...
Marina continuava a scuotere la testa, diceva che quello era scappare, che dovevo almeno affrontare Francesco, che dovevo comportarmi da adulta e un sacco di ragionamenti prefetti sull'assumersi le proprie responsabilità, ma io proprio non ce la facevo, e lei riuscì a capirlo. Le dissi di dire lei tutto agli altri una volta partita. Mi guardò senza dire nulla, e poi mi abbracciò con una dolcezza infinita. Sapevo che non approvava, ma mi capiva:lei mi aveva sempre capito, da quando eravamo nella scuola.
E così il giorno seguente presi quell'aereo sperando di dimenticarmi di quella festa, di quella luce negli occhi e di Fra.

Poi in America le cose erano andate bene, avevo contattato un amico di Jurman che faceva il produttore, Luca gli aveva già fatto sentire dei mie pezzi e ne era rimasto colpito. Avevo inciso il mio primo album tutto in inglese e il disco era andato bene.
Però mi mancavano i miei amici, mio padre e mio fratello e quando la casa discografica mi propose di andare in Italia e preparare la versione italiana dell'album mi sembrava un'occasione da non perdere. E dopotutto era passato un anno, e mi sentivo in grado di affrontare la situazione...

Ed ora che me lo ritrovo davanti mi sembra di non essere in grado di affrontare nulla. Per fortuna nessuno mi chiede spiegazioni, soprattutto lui: secondo me Roby ha vietato a chiunque di parlare della mia partenza e di questo le sono grata. La serata prosegue tranquilla, chiacchiero con tutti tranne che con lui anche se non riesco a non seguirlo con lo sguardo. Da quando ero partita non ci eravamo più parlati. Mi aveva scritto solo una mail appena dopo la mia partenza.
Mi aveva scritto che non voleva succedesse tutto questo, che avrebbe voluto parlarmene con calma, ma lei gli aveva fatto una sorpresa raggiungendolo alla festa, che aveva paura di ferirmi e non sapeva come fare a dirmelo.Queste e tante altre cose che non mi andava di sentire da lui in quel momento. E poi il silenzio.
Era difficile ricostruire un rapporto quando le basi si sono sgretolate in un secondo, quando la fiducia era venuta meno.
La serata volge al termine, e io me ne torno a casa, volevo solo chiudere gli occhi e lasciarmi la prima giornata di nuovo in Italia alle spalle.
E poi un sms:

"Cassy, è passato un anno: possiamo parlare?"

In quel momento non capivo più nulla, sapevo che sarebbe arrivato il momento di parlare, chiarire, ma non credevo in quel modo, poi così in fretta, non avevo avuto ancora il tempo di metabolizzare la serata che quel messaggio mi aveva completamente mandato in crisi... Ecco con Fra era così, bastava un suo sms, un suo sguardo, una sua parola per non farmi capire più nulla, quando si trattava di lui le mie difese erano a zero e questo anche dopo un anno. Chiamo Roby

- Roby ti devo parlare!!
- Cassy che c'è? Lo sai che ore sono??
- Si Roby lo so che è tardissimo e che probabilmente stavi dormendo, ma non sapevo con chi parlare.
- Cassy, dimmi che non stiamo parlando di quello che penso io: ti prego!
- Roby: mi ha mandato un sms! Non ci capisco più niente:che faccio??
- Ma che c'era scritto nel messaggio?
- Vuole parlarmi, dice che è passato un anno, ma io non so che fare...
- Parlaci, l'hai lasciato un anno fa senza spiegazioni, magari adesso se ci parli è meglio.
- Non so se riesco a reggere con lui di fronte a me...
- Cassy non dirmi che dopo un anno siamo ancora a questi livelli!!! Se era così potevi anche restare qua che era lo stesso!!! Ti toccherà prima o poi affrontare la realtà: non puoi continuare a scappare mia cara!!

Ecco, Roby sapeva sempre riportarti alla realtà, magari in modo brusco, ma a volte era l'unica cosa da fare, soprattutto con me e lei questo lo sapeva benissimo. Riattacco il telefono e rispondo al messaggio:

" Ciao Frà, non so ancora se è una buona idea, ma proviamo... quando ci vediamo?"

E nel momento stesso in cui lo inviavo sapevo già che era la cosa più sbagliata al mondo perché quando me lo sarei trovato ad un metro da me non sarei stata capace di dirgli nulla, mi sarei persa nei suoi occhi profondi e trasparenti come il mare e mi sarei fatta solo del male.

" Ti va domani sera? Passo a prenderti io verso le 21 quando finisco le prove"

E nel rispondergli che andava bene mi rendevo conto che un anno non aveva cambiato niente.

Ore 20.00

Io sono già nel panico.
Vorrei dirgli che non sto bene, che ho un impegno, che sono dovuta andare dai miei a Firenze o qualunque altra scusa pur di non vederlo,ma Roby mi ha detto che se scappo anche stasera non cercherà più di capirmi e giustificarmi come quando me ne ero andata senza nemmeno salutarla.

Ore 21.00

Suona il campanello
- Chi è?
- Cassy sono io, scendi?
- Sì, arrivo...
Le scale mi sono sembrate infinite, e poi lo vedo: jeans, polo bianca come le sue scarpe da ginnastica, non me lo ricordavo così bello... Ci scambiamo il saluto più imbarazzato di sempre e poi mi invita a salire in macchina.

- Ti va se andiamo a parlare in un posto tranquillo: non ho molta voglia di entrare in un locale
- Va bene

E così arriviamo in un giardinetto un po' isolato dove Fra amava sempre andare quando doveva riflettere o semplicemente staccare la spina. Ci sediamo su una panchina e nessuno dei due sa esattamente da dove cominciare.

- Potrai mai perdonarmi?

Ecco, come un fulmine a ciel sereno quella frase.
Non sapevo cosa dirgli, e abbassai semplicemente gli occhi.

- Senti Ci, è passato un anno, non possiamo continuare ad evitarci, piuttosto dimmi che mi odi ma dimmi qualcosa
- Si ti odio

Non si aspettava quelle parole, l'avevo ferito: lo vedevo da come aveva distolto lo sguardo, da come si era chiuso a riccio, lo conoscevo troppo bene da non sapere quello che stava pensando

- Si, ti odio perché credevo avessimo un rapporto speciale, perché avevi tutta la mia fiducia, perché eri l'unico che credevo non potesse mai farmi del male, perché eri speciale... E invece sei come tutti gli altri: mi hai preso in giro.

Accusava il colpo, non parlava e fissava il vuoto.
Nessuno dei due parlava, avevamo entrambi lo stesso groppo alla gola che impediva alle parole di uscire se non accompagnate dalle lacrime

- Ti riaccompagno a casa
- Si forse è meglio

E in macchina nessuno aprì bocca se non per un saluto più freddo del ghiaccio.

Sono a letto e fisso il soffitto: l'ho trattato male, lo so, probabilmente volevo fargli male come lui l'aveva fatto a me.. Ma adesso mi dispiace per lui: non è possibile! Ma perchè ho questo carattere? Scrivo un sms

" Scusami, non volevo"

E subito dopo vibra il telefono, avevo paura a leggere la sua risposta:

" Neanch'io... Riusciremo mai a parlare come due persone normali?"

" Lo spero, comunque non ti odio"

Ecco, perché gli avevo scritto quella frase, perché abbassare già le difese, tanto valeva disegnarsi un bersaglio sul cuore e dirgli ecco, spara pure... Ma in fondo era vero, non lo odiavo: il tempo aveva sfumato l'odio verso la delusione...

" Meno male. Anche perché sono qua sotto:mi fai compagnia??"

"Scendo"

Ci ritroviamo a parlare in macchina, i toni sono più distesi.
Si scusa ancora per il suo comportamento, mi dice che con la ragazza è finita dopo un paio di settimane perché non era speciale come aveva creduto, mi dice che col senno di poi non farebbe nulla di quello che ha fatto, ma anche lui è umano e può sbagliare. Lo guardo mentre parla, è sincero lo so, basta guardare i suoi occhi... Lo interrompo:

- Basta Frà
- Basta cosa??
- Basta tutto, basta scuse, basta parlare del passato, sono stata via un anno per lasciarmi questo alle spalle
- E io e te come rimaniamo??
- Non lo so: ricominciamo un poco alla volta, senza fretta, devo riacquistare fiducia in te
- Va bene: cercherò di meritarmela questa volta

E mentre diceva questo abbassava gli occhi come se si sentisse nuovamente in colpa...

- Cassy?
- Che c'è?
- Sono contento che sei tornata

E lo disse col tono più dolce e disarmante possibile.
Mi prende le mani:

- Mi sei mancata quest'anno. Quando te ne sei andata non l'ho presa bene: non volevo più uscire, ero convinto che tutti ce l'avessero con me perché era colpa mia se te ne eri andata via, mi sentivo in colpa... Sai, per un mese ho smesso di ballare...

Lo ascoltavo in silenzio: non avevo mai pensato a quanto potesse essere stato male lui, mi ero sempre concentrata su di me, credevo lui fosse felice con la sua ragazza e che di me se ne fregasse...

- Frà, basta parlarne
- Ci: ti voglio bene.
- Lo so Frà.

E restammo così in silenzio a fissare la notte dai sedili della sua auto, ognuno coi suoi pensieri per la testa, non volendo dire nessuno dei due una parola in più per paura che potesse rovinare il delicato equilibrio che si era venuto a creare

- Adesso è meglio che salga di sopra: notte Frà
- Notte Cassy

E mentre salivo le scale il cellulare iniziò a vibrare:

"Saprò riconquistare la tua fiducia: te lo prometto. Notte Ci"

E io ne ero sicura.

Quella sera non riuscivo a dormire, continuavo a rivedere me e Frà in quella macchina, e i suoi occhi tremendamente sinceri.
Il rancore che provavo nei suoi confronti fino ad un paio di giorni prima stava lasciando posto alla consapevolezza che aveva commesso un errore, ma nessuno è perfetto e poi io non gli avevo neanche dato il tempo di rimediare con la mia fuga improvvisa.

Quando mi ha detto che per un mese non aveva voluto ballare, me l'ha detto per farmi capire quanto era stato male: se potesse ballerebbe anche 24 ore al giorno, è la sua linfa vitale, è come se ballando ricaricasse le proprie batterie; un mese senza passi di danza equivale a non vivere per lui...

" Ti voglio bene anche io Frà"

Spensi il cellulare e cominciai a dormire.
La mattina dopo mi svegliai con Roby al telefono che ovviamente voleva tutti i dettagli della serata, anche perché aveva incrociato Frà e gli era sembrato particolarmente contento.
Roby era un fiume in piena con i suoi te l'avevo detto, ma in fondo si capiva che era solo felice per me, sapeva quanto fosse importante lui per me, lo era sempre stato.

- Cassy, stasera ti ricordi vero che è il compleanno del nuovo coinquilino di Marco? Noi siamo tutti là: anche se non lo conosci puoi venire comunque, così almeno te lo presentiamo, anche perché esce sempre con noi.
- Roby, sai che a dire bugie non ci sei mai riuscita molto bene vero?? Ovviamente alla festa non ci sarà Frà vero??
- Colpita e affondata!!
- Va beh, comunque vengo anche perché non saprei che altro fare. E poi ho un anno di feste da recuperare!!
- Mi sei mancata platessa!!
- Cretina!!! Roby?
- Si Cassy?
- Mi sei mancata anche tu..
- Bene e adesso attacco ti attacco il telefono perché con tutte queste paroline dolci non mi riconosco più!!

E la sento ridere come una pazza dall'altro capo del telefono

- Si Bonanno, riattacca prima che i tuoi fan capiscano che in realtà sei uno zuccherino!!
- Passo a prenderti stasera alle 20, cena a casa di Marco e poi credo disco: la voglio in versione sexy signorina DeRosa.
- Vedrò quello che posso fare. Bacio, a stasera!!
- Bacio

Quella sera lo avrei rivisto, e sapevo che sarebbe stato ancora più imbarazzante della notte scorsa. Adesso c'era da ricostruire tutto e probabilmente nessuno dei due sapeva come fare. Ma avevo voglia di vederlo, di parlargli, di ridere con lui e perché no di abbracciarlo come ai vecchi tempi. Ma c'è un tempo per ogni cosa, mi dissi, e speravo che quel tempo non fosse terminato e stesse ancora aspettando due ritardatari imbranati come noi..

Sono in macchina con Roby, stiamo andando da Marco, da quello che ho capito ci saranno quasi tutti. Marco subito dopo Amici viveva con Frà: era buffo vederli insieme, due persone completamente opposte legate in quel modo. Frà aveva un istinto di protezione incredibile verso Marco, quasi lo considerasse il suo fratellino, e Marco, beh Marco sembrava facesse apposta a farlo arrabbiare con i suoi scherzi, ma lui diceva che lo faceva solo per scioglierlo un pò! Sembrava strano a tutti, ma loro due avevano un equilibrio tutto loro, ed erano così comici insieme che avresti passato le giornate ad osservarli.
Poi Frà si era trasferito a Stoccarda per un pò, e Marco si era trovato un nuovo coinquilino, un certo Jacopo, studente universitario che Marco si trascinava dietro a tutte le feste in cui andava per non farlo sempre stare in casa a studiare.

Entriamo a casa di Marco:

- Jacopo, ti presento Cassandra
- Piacere, mi hanno parlato molto di te, poi diciamo che un po di Amici l'avevo seguito
- Anch'io ho sentito molto parlare di te: non so ancora come fai a vivere con Marco, ma solo per questo meriti tutta la mia stima!!
- Comunque sono contenta che sei venuta
- Grazie, e Auguri!
- Divertiti mi raccomando e fai come se fosse casa tua.

Intanto stavano arrivando tutti gli altri, ero felice di essere tornata, mi erano mancati tutti, in maniera diversa ma tutti avevano un posto nel mio cuore. Poi sento una voce alle spalle:

- Certo che mi dovevano avvisare che c'era una ragazza così sexy alla festa: sto rischiando l'infarto!
- Salsetta! Sempre il solito marpione eh?
- Ciao splendida, scusami per l'altra sera, ma ero in Sicilia dai miei e non ho fatto in tempo a tornare per la tua festa!!
- Tranquillo, me l'avevano detto
- Certo che l'America ti ha fatto bene, sei sempre più bella!
- E tu sei sempre lo stesso!
- Dai che scherzo, come stai piuttosto?
- Diciamo che sto sistemando un pò di cose.
- Ok, vado a mangiare qualcosa che sono affamato!!
- Ok

Mi siedo sul divano con Roby, Marta, Simo e Mari, vedo che le cose non sono cambiate in un anno, Roby e Marta si punzecchiano sempre, Simo vive sempre con la testa fra le nuvole e Mari è sempre la saggia del gruppo!!
Poi lo vedo entrare dalla porta, mi saluta con un cenno della testa, le altre si accorgono subito che lo sto fissando, ma non mi chiedono niente per fortuna. La cena passa tranquilla, tutti mi si avvicinano per chiedermi del mio anno in America, o semplicemente perché sono la faccia nuova della serata, mentre loro ormai sono sempre insieme!!

- Certo che sei mancata a tutti vedo!

Era Frà che mi veniva incontro con un bicchiere di spumante...

- Da cosa lo deduci?
- Dal fatto che per tutta la serata non ti hanno lasciata da sola un momento: sembrava una processione!
- Hahahaha, diciamo che ne avevo di cose da raccontare...
- Si ci credo... Posso sedermi o credi che qualcuno venga a reclamare il suo posto?
- Siediti stupido!!

E così iniziammo a parlare del più e del meno, del mio anno in America, dei nuovi amici che mi ero fatta, di mia madre, di quanto mi era mancata l'Italia, dei miei progetti per il futuro, della sua tournèe, del fatto che era tornato a teatro perché la tv lo aveva stancato e tante altre cose

- Frà, mi dispiace di essere scappata così
- Dispiace anche a me di averti fatto andare via
- Mi dispiace di non essermi fatta sentire neanche una volta in tutto quest'anno
- Io invece ti sentivo sempre...

Deve aver visto la mia faccia un pò stupita da quella risposta, mi guarda e poi mi fa

- Seguimi un secondo
- Dove andiamo
- Lo so che non ti fidi ancora di me, ma poche domande e seguimi

Vedo che si dirige verso la macchina e mi dice di salire
E poi sento la mia voce: era il mio Cd... Era più che il mio Cd!

- Frà, ma questa canzone...
- Si è stupenda non trovi, poi a me sembra parli di noi

Ero stupita: quella canzone era una bonus track che i produttori avevano deciso di inserire nella versione limitata dell'album. Ne esistevano pochissime copie ed era uscito solo in America. E adesso quella canzone suonava nell'autoradio di Frà.

- Frà, ma come???
- Non sai quanto ci ho messo per averlo e quanti amici ho dovuto scomodare in America per trovarlo:li ho fatti uscire pazzi!!!
- Ma perché?
- Perché non volevo perdermi niente di te, anche se si trattava di una sola canzone...

Lo guardo e capisco che non è cambiato, quell'ultima frase mi aveva colpito dentro come un pugno, completamente disarmata di fronte alla persona più speciale che avessi mai conosciuto, anche se per molto tempo mi ero convinta del contrario.

- Frà: grazie.
- Di che cosa??
- Di non esserti scordato di me.
- Sai una cosa?
- Dimmi Frà
- Quando vuoi bene ad una persona, puoi anche fare finta di dimenticarla, ma è il tuo cuore a ricordarti che lei è sempre lì, anche se stai tentando di ignorarla.
- Frà...

Ecco ci siamo: avevo la voce rotta e una lacrima che scendeva sulla mia guancia..
E poi lo sento abbracciarmi come solo lui sa fare, e io mi sento protetta e felice, come ai vecchi tempi. Perché, come ha detto lui, non si può cancellare qualcuno dal tuo cuore quando ormai lo ha conquistato.
E mi lascio andare in quell'abbraccio, come se non fosse passato un anno, come se nessuna ragazza fosse mai esistita, come se non avessi mai preso quell'aereo, come se ci fossimo solamente io e lui...

Ad un certo punto vediamo che tutti stanno uscendo da casa di Marco, vedo Roby che ci guarda con un espressione divertita, mi fa segno che stanno andando a ballare e di seguirli. So cosa stava pensando in quel momento, mi aveva sempre detto che se non fossi scappata e avessi parlato con Fra avrei risolto tutto subito, e in quel momento vedendoci abbracciati in macchina ne aveva avuto la conferma: come al solito aveva ragione, e se ne stava compiacendo!

Arriviamo in disco, e ci sediamo sui divanetti. Frà come sempre è allergico alla pista da ballo, è incredibile: balla tutto il giorno eppure quando entra in discoteca sembra completamente imbarazzato. Io vengo trascinata in pista da Marco che invece sembra essere nel suo habitat naturale, dopo un paio di minuti è già sul cubo a fare il cretino, ecco quando serve qualcuno per animare la situazione, Marco è sempre la persona migliore.
Voglio darmi una sistemata e mi dirigo verso il bagno, poi incrocio un viso: c'è qualcosa di familiare in quella ragazza... Anche lei mi fissa e così la riconosco: è la ragazza che stava baciando Francesco quella famosa sera|
In un secondo rivedo tutta la scena davanti agli occhi, e poi vedo lei avvicinarsi: perché sta venendo verso di me?

- Ciao, tu devi essere Cassandra, vero?
- Si, ma non credo che ci conosciamo
- Io ti ho riconosciuta subito, c'erano tante di quelle foto tue in camera di Frà che sarebbe impossibile dimenticarsi di te... Comunque scusami: io sono Francesca, e mi sa che è colpa mia se sei andata in America
- Scusa, ma non capisco
- Guarda: se sapevo del rapporto che avevi con Frà non mi sarei mai messa in mezzo, ma l'ho capito solo dopo
- Non ti preoccupare. tu non potevi sapere. E poi io ce l'avevo con lui, mica con te
- Comunque non ho mai visto qualcuno che tiene ad una persona nel modo in cui Frà tiene a te
- Perché dici questo?
- Perché dopo pochi giorni che te ne eri andata mi ha detto che era finita, e mi ha detto che non sarebbe mai potuto stare bene con una persona che aveva fatto stare male te...

La ascoltavo in silenzio, non sapevo cosa dire, era una situazione troppo imbarazzante, e anche per lei non credo fosse stato facile venire a parlarmi dopo tutto ero stata la causa della sua rottura con lui.

- Scusa, ma perché mi stai dicendo tutte queste cose?
- Scusami tu, forse non dovevo venire qua a parlarti, ma mi sembrava giusto anche perché io e Frà ogni tanto abbiamo qualche spettacolo insieme a teatro e so che tu lo seguivi sempre, e non volevo ti facessi strane idee se ci avessi visto ballare insieme: non vorrei farti prendere un altro aereo... E comunque io sono fidanzata da quasi un anno, quindi non devi avere nessuna paura: volevo solo mettere le cose in chiaro
- Grazie, non avrei mai pensato di dirtelo ma grazie.
- Di niente, magari ci incrociamo a teatro qualche volta.
- Certo, buona serata.
- Anche a te.

Mi giro e lo vedo ancora là sui divanetti che ride mentre Marco e Gennaro stanno importunando le ragazze sul cubo!! Mi avvicino e mi siedo di fianco a lui

- Ho appena parlato con Francesca

Si volta di scatto e mi guarda come se avessi detto una cosa assurda.

- Tranquillo abbiamo solo chiarito la situazione, e poi è stata lei ad avvicinarsi.
- Vedo che oggi è la serata dei chiarimenti.

E mi porge il suo cocktail, con il sorriso più dolce di questo mondo.
E mi stampa un bacio sulla guancia.

- Frà
- Sì Cassy?
- Devo farti una domanda seria
- Dai dimmi
- Ma perché questo cocktail è analcolico??
- Hahahahaha, che cretina che sei! Comunque per la cronaca è perché lei signorina DeRosa non regge una goccia d'alcol!!!
- Hahahhahahha
- Hahahahahaha

E iniziamo a ridere come due stupidi, due stupidi che avevano capito che il cuore supera i chilometri e gli anni, che se ne frega dei silenzi e riesce a leggere tutte le parole che per paura abbiamo tenute nascoste.

Il giorno seguente ero al settimo cielo, il rapporto con Frà era in via di ricostruzione, avevo rivisto i miei amici dopo un anno, stavo per incidere il disco in italiano, cosa potevo volere di più??
Il telefono stava suonando nella mia tasca:
- Cassandra?
- Si ciao Luca che è successo?
- Niente tranquilla, è che mi hanno contattato i produttori e vorrebbero anticipare l'uscita del disco
- Anticipare??
- Si di un paio di settimane, tu come sei messa con la revisione dei pezzi?
- Bene dai, Marco si occupa della traduzione dall'inglese!!
- Ah beh,allora siamo a posto!!

Sentivo Jurman che rideva come un pazzo dall'altra parte del telefono, non so quante volte aveva supplicato Marco di imparare l'inglese, ma era sempre stato tutto inutile: era più facile che decidesse di tagliarsi il suo famoso ciuffo piuttosto che riuscisse a dire una frase di senso compiuto in inglese!!

- No dai Luca, a parte gli scherzi sai che la traduzione non è un problema, le canzoni sono a posto, devo solo sistemare un pò la metrica perché alcune frasi proprio non ci stanno
- Si capisco, comunque se vuoi una mano mandami tutto via fax che ci do un occhiata prima che tu vada dai produttori
- Grazie Luca, sei un tesoro.
- Grazie a te che mi hai fatto fare bella figura persino oltreoceano!!

In realtà ero ancora in alto mare, negli ultimi giorni la mia testa era stata totalmente da un'altra parte, e non avevo dedicato tempo al cd. Adesso mi toccava recuperare, non potevo permettermi distrazioni.Appunto, ecco il cellulare:

" Cassy, pomeriggio ti va di fare un giro? Fammi sapere, bacio"

Uffa, no non potevo, oggi avrei lavorato al cd, ma nessuno mi impediva di farlo con un, come possiamo chiamarlo?" supporto morale"...

" Devo assolutamente lavorare al cd, ma se pomeriggio ti va di farmi un pò di consulenza gratuita non mi offendo"

" Chi meglio di me: il tuo cd lo so a memoria!!"

"Guarda che poi mi tocca interrogarti!!"

" Dai scema, passo verso le 15, adesso vado alle prove. A dopo"

E inizio a sistemare il cd, partendo da quella bonus track, quella che ,come aveva detto Frà in macchina, sembrava parlare di noi due.

Il pomeriggio l'abbimao passato insieme, io canticchiavo i testi e lui mi diceva se le parole ci potevano stare bene, diciamo che in questo modo abbiamo ottimizzato i tempi e per sera avevamo finito tutto. Se Jurman dava l'ok tutto era pronto per la casa discografica.Dopo cena ci trovammo tutti sotto casa di Roby per andare ad ascoltare Simo che cantava in un locale in centro. Era strano ritrovarci ancora lì tutti insieme dopo due anni, ognuno con la sua vita, alcuni stavano ancora inseguendo il proprio sogno, altri avevano abbandonato la carriera artistica per dedicarsi ad altro, e pochi, come me, potevano dire di avercela fatta.

Al locale avevamo un tavolo riservato da Simo. Simo sul palco era una bomba come sempre, passava da Vasco alla Pausini come solo lei sapeva fare,poi ad un certo punto prende il microfono e dice:

- Volevo invitare una persona sul palco, ragazzi trattatemela bene perché è appena tornata dallìAmerica: un bell'applauso per Cassandra!!

Volevo ucciderla, non mi aveva detto niente e mi aveva colto di sorpresa, ma ormai non potevo tirami indietro e quindi salgo sul palco

- Cassy, va bene Destinazione Paradiso?
- Perfetta, comunque questa me la paghi Simo!!

Venne fuori un duetto bellissimo, avevo cantato ancora con Simo e le nostre voci stavano veramente bene insieme.
Tornai al posto e vidi Francesco che mi guardava rapito

- Fra, hai visto un fantasma?
- No, mi ero solo dimenticato di quanto fossi brava su quel palco...
- Addirittura?
- Quando prendi quel microfono è come se diventassi una calamita per me: non riesco a toglierti gli occhi di dosso
- Mariottini, potrei quasi pensare che tu ci stia provando
- Sogna DeRosa, sogna...

E la serata trascorse in fretta, tra risate, sorrisi e un gruppo di amici che era sopravvissuto a tutto, e si trovava più solido di prima.
Sono trascorse due settimane dalla serata al locale con gli altri ragazzi, due settimane in cui sono stata completamente immersa nella registrazione del cd. Avevo spedito i testi a Luca via fax e la risposta via sms era stata questa:

" I testi sono stupendi, adesso tocca alla tua voce renderli indimenticabili"

Ed era quello che avevo cercato di fare: volevo che tutto fosse perfetto, nessun dettaglio doveva essere lasciato al caso, questo cd doveva essere solo l'inizio!
Dopo due settimane avevo in mano la prima copia del cd ed ero curiosa e nello stesso tempo avevo paura di ascoltarlo: se poi non era venuto come pensavo? Ecco la Cassy insicura e fragile stava di nuovo venendo a trovarmi...
Chiamo lui

- Frà sono io: ho in mano il cd
- Wow: allora il cd non era solo una scusa per non uscire con me!
- Simpatico...
- Dai, che scherzo: allora l'hai ascoltato?
- No
- Come no? E che ci fai al telefono con me? Io starei impazzendo dalla voglia di sentire com'è venuto!
- Ho paura
- Come paura?
- E se poi non mi piace? Se non piace alla gente? Se nessuno lo compra?
- Vuol dire che se nessuno lo compra mi tocca fare un mutuo e comprare tutte le copie!
- Dai Fra, sto parlando sul serio!
- Cassy, tu sei nata per cantare e nessuno potrà mai pensare il contrario: vedrai che andrà a ruba!
- Frà... lo ascolteresti insieme a me?
- Certo, se mi dai mezz'ora sono da te
- Grazie Frà
- Di niente: lo faccio solo perché sono curioso!!

Fra sapeva sempre come farmi acquistare fiducia in me stessa. Avevo sempre invidiato la sua convinzione e la sua tranquillità, a me mancava totalmente, ma avevo imparato a conviverci.

- Ci sono io, mi apri
- Si sali
- Allora ci ascoltiamo sto cd?
- Ok

E ci ascoltiamo tutto il cd, in silenzio come se dovessimo assaporare ogni singolo istante, ogni singola nota, ogni singola parola.

- Cassy: è stupendo!

Mi guarda stupito: intravedo gli occhi lucidi, quel cd l'aveva proprio colpito dentro

- Sai, è strano: il tuo cd lo ascoltavo ogni sera prima di dormire ed ogni sera era come se tu stessi cantando per me... Era il mio modo di sentirti vicina, e adesso ascoltare questo cd con te accanto mi rende troppo felice

Lo abbraccio perché in quel momento se avessi detto qualsiasi cosa sarei scoppiata in lacrime: mi era mancato Frà, mi era mancato in ogni cosa e per ogni cosa e adesso che lo vedevo così emozionato mi mancava il fiato.

Era arrivato il giorno dell'uscita del mio cd, la casa discografica era molto soddisfatta del lavoro che avevamo fatto e stava investendo molto nella promozione. Alla sera avevo prenotato un tavolo al nostro locale preferito per festeggiare con gli altri ragazzi: dopotutto avevo iniziato con loro! Erano arrivati tutti, ad un certo punto Roby tira fuori un pacchettino

- Cassy, questo è da parte di tutti noi, come in bocca al lupo per il cd

Sono imbarazzata, leggo il bigliettino:
"Volevamo avere la prima copia, per potere dire di essere stati i primi ad averlo quando sarà disco di platino"

Apro il pacchetto e vedo il mio cd, con tutte le loro dediche sul retro della copertina.
Non so cosa dire, mi hanno lasciato senza parole

- Cassy, sai che stamattina ci è toccato alzarci all'alba?! Prima che il negozio aprisse eravamo già là davanti!!
- Dai Marco: non devi rinfacciarglielo, e poi ti fa bene ogni tanto alzarti prima di mezzogiorno!!!
- Grazie ragazzi, non so che dire...
- In realtà le dediche sono per farti ricordare di noi quando sarai una celebrità e non avrai più tempo per i tuoi vecchi amici!!
- Ah ecco: sapevo che c'era un secondo fine

E tutti a ridere... poi Marco richiama l'attenzione

- Bene, data l'occasione importante mi sembra giusto dire due parole.

Marco si era fatto improvvisamente serio, tutti lo guardavano un pò stupiti: non capitava spesso di vederlo parlare in quel modo... Poi continua

- Bene, avevo in mente un discorso più lungo, ma non vorrei annoiarvi quindi tutto quello che vorrei dire a Cassandra in questo momento può riassumersi in questo: Cassy non ti sembra il caso di offrire da bere a tutti??!!

Ecco, come al solito aveva fatto il buffone: ci sembrava strano volesse fare un discorso serio! Comunque aveva ragione: ordinai un pò di bottiglie per festeggiare, e poi tutti in pista a ballare. Simo dopo un bicchiere era già fuori e ballava sul cubo come una matta! Marta e Marco facevano gli scemi in pista. Giuseppe tentava di rimorchiare l'amica di Susy e gli altri erano divisi tra pista e divanetti. Io stavo ballando con Frà: sarà stata colpa dell'alcool, ma quella sera lo vedevo ancora più bello del solito. Aveva i jeans strappati, una camicia bianca e i capelli spettinati. Eravamo vicini, sentivo il suo respiro, il battito del suo cuore: avevo voglia di baciarlo, in fondo lui l'ha sempre saputo che mi sarebbe piaciuto avere una storia con lui, ma avrei dovuto essere molto più ubriaca per avere il coraggio di farlo.
In fondo mi bastava essere sua amica, o forse ormai mi ero convinta di questo, ma non volevo perderlo.
Mi staccai un secondo e lo guardai negli occhi, quegli occhi in cui riuscivo a perdermi ogni volta, e capii che non volevo rischiare con Frà: mi bastava averlo al mio fianco, come sempre, come adesso.

Ci sono dei giorni che ti svegli e speri sia stato tutto un brutto sogno, e poi puntualmente ti accorgi che invece era accaduto davvero. Le ultime settimane erano state fantastiche, il cd andava alla grande, avevo girato tutta l'Italia per la promozione, con gli altri ragazzi passavamo da una festa all'altra e poi ieri sera il brusco ritorno alla realtà:

- Cassy sono Luca
- Ciao Luca, a cosa devo l'onore di questa chiamata?
- Devo dirti una cosa e non so quanto ti faccia piacere, quindi ho preferito dirtela io...
- Luca, mi stai facendo preoccupare
- Mi hanno chiamato da New York stamattina
- Non capisco, dai parla!
- Devi tornare là: hanno già preso accordi per un nuovo disco, dicono che nonostante in Italia il cd vada bene, la tua voce funziona di più in inglese
- Luca...
- Cassy, conosco quella voce

Mi conosceva Luca, sapeva che quando la voce mi tremava in quel modo stavo per scoppiare a piangere. Era stata una notizia improvvisa, nessun preavviso

- Cassy, non fare così: lo sai che incidere un secondo disco in America non è una cosa da poco per una ragazza della tua età!
- Luca, ma io non voglio partire, voglio restare qua!
- Cassy, lo so: è per questo che ho voluto parlartene io, ho provato a vedere che si poteva fare, ma mi hanno risposto che o vai in America o il cd salta
- Luca, non so che fare...
- Si tratterebbe di un anno tra stesura dei brani e incisione, e forse qualche mese in più per la promozione del disco
- Ma io sono già scappata una volta, poi adesso ero riuscita a riappropriarmi della mia vita qua e non ero mai stata così felice
- Cassy, ti fidi di me?
- Si Luca
- Se le persone tengono a te vedrai che sapranno aspettarti sempre
- Grazie Luca
- Di niente

E così una telefonata aveva stravolto la mia vita, e se da una parte ero contenta per il nuovo cd che avrei pubblicato dall'altra andare via un'altra volta era l'ultima cosa che volevo fare.

Telefonai a Frà in lacrime:
- Devo tornare in America!
- Cassy, calmati e spiegami tutto
- Mi ha chiamato Luca. Gli hanno telefonato quelli di New York: mi vogliono là per fare un nuovo cd... Un anno, forse di più!
- E non sei contenta?
- Frà, io non voglio scappare ancora
- Cassy, ma adesso non stai scappando, stai solo partendo per un pò...
- Ma io non voglio lasciarvi ancora, soprattutto tu!
- Cassy, ascoltami: non ci siamo persi neanche quando non ci siamo parlati per un anno intero, secondo te possiamo perderci adesso?
- Ma io non voglio partire!
- Cassy, c'è gente che farebbe carte false per un contratto come il tuo
- Lo so Frà
- Ci vediamo stasera ok? Così ne parliamo con calma, intanto smettila di piangere
- Grazie Frà

In realtà lo sapevo perché non volevo partire, avevo paura che Frà in quell'anno si dimenticasse di me, avevo paura di tornare e vederlo con una ragazza, paura di ricevere una telefonata e sentire lui che mi diceva di essersi innamorato di una qualsiasi, una che non fossi io.

E' passata una settimana dalla telefonata di Luca e manca una settimana alla mia partenza. Sono innamorata di Frà, da sempre, come sempre. E' per lui che non voglio partire, gli altri mi mancheranno, è normale, ma posso sopravvivere, senza di lui non lo so: quando non lo vedo è come se mi mancasse l'aria...
Appena finita la scuola di Amici avevamo parlato, io volevo iniziare una storia con lui, lui voleva che rimanessimo solo amici, diceva che era meglio per tutti e due, non ci sarebbero state complicazioni.
Io per un periodo avevo provato ad insistere a convincerlo che eravamo qualcosa di più che amici, ma lui mi aveva detto prendere o lasciare, e se avessi lasciato non me lo sarei mai perdonata.
Io avevo conosciuto altri ragazzi, ero uscita con qualcuno di loro qualche volta, ma nessuno mi faceva battere il cuore come Fra e allora avevo smesso anche di uscirci perché ogni volta che ero con uno diverso da Fra mi rendevo conto di come lui fosse l'unico che volevo. Poi avevo visto quello che avevo visto ed ero partita, e adesso, ancora qua col cuore che batte all'impazzata appena me lo trovo di fronte.

Da un paio di giorni sto pensando ad un regalo, qualcosa da regalargli prima della mia partenza e che in qualche modo lo costringa a pensare a me durante la mia assenza,ma tutte le idee che mi erano passate per la testa mi erano sembrate così banali da essere ancora al punto di partenza.
Poi ieri ho avuto un' illuminazione: ero in macchina con Fra e stavamo ascoltando la mia bonus track, quella che adora e che ancora mi chiedo come abbia fatto a trovarla.
Quella canzone non era stata inclusa nella versione italiana del cd, quindi forse una cosa speciale da regalare a Fra l'avevo trovata. Il problema era trovare qualcuno che mi aiutasse a registrarla.
Il primo tentativo alla casa discografica si rivelò un disastro, li capivo avevano da finire di incidere non so quanti cd e io gli chiedevo di farmi incidere una canzone per regalarla ad un mio amico...e poi un'altra illuminazione. Prendo il telefono:

- Luca, sono Cassandra, solo tu mi puoi aiutare!!
- Piano piano, dimmi tutto?
- Dovrei incidere una canzone, deve essere speciale e sei l'unico che conosco che può aiutarmi
- Di che canzone si tratta?
- Della bonus track inglese, devo fare la versione italiana!
- Devi??
- Si devo: è per un regalo...
- Conoscendo la canzone mi sa che ho capito per chi è il regalo!! Cassandra è possibile che dopo due anni siamo ancora al punto di partenza?
- Non so se sia possibile sta di fatto che è così!! Sono un caso disperato??
- Sì Cassandra, mi sa proprio di sì!
- Mi puoi aiutare, qua alla casa discografica sono troppo impegnati
- Domani ce la fai a venire a Milano da me che vediamo che riusciamo a combinare?
- Considerami già lì!
- Lo faccio solo perché spero che il principino si svegli e perché adoro quella canzone
- Grazie Luca
- A domani Cassy.

Lo sapevo che Luca mi avrebbe aiutato, era sempre stato dalla mia parte e so che in fondo sperava anche lui che Francesco si decidesse in qualche modo.. Il regalo l'avevo trovato, ed ero la persona più soddisfatta di questo mondo.

Sono appena arrivata alla stazione di Milano, tra pochi minuti sarei arrivata negli studi di Luca. Sono troppo agitata, nemmeno quando avevo inciso il cd mi ero sentita in quello stato, ed era tutta colpa di Frà

- Permesso
- Entra Cassandra
- Ciao Luca!!

Vedo che mi guarda e ride, mi immagina ancora ad inseguire Fra come quando eravamo dentro la scuola e questo lo diverte molto...

- Ti faccio sentire la versione italiana ok? L'ho messa a posto stanotte: non riuscivo a dormire
- Sono sicuro che è stupenda
- Tieni lo spartito così mi accompagni al piano, tanto poi la canzone la conosci
- Attacca che voglio sentire che hai combinato..

Al termine della canzone guardo Luca, mi è sempre piaciuto perché è uno che non mente, se non gli piace una cosa te lo dice senza troppi problemi e tu hai sempre la certezza che quando ti dice una cosa non ti sta prendendo in giro.
Aveva lo sguardo di uno soddisfatto, sapeva che molto di quello che avevo imparato in questi anni me l'aveva insegnato lui e adesso i risultati si vedevano, era orgoglioso di me.

- Cassy è stupenda.
- Davvero?
- Se non capisce dopo avere ascoltato questa canzone, è un pazzo!!
- Stiamo parlando di Mariottini te lo ricordo Luca!!
- Giusto! Ahahahahhaha

Mi consegna il cd che avevamo appena registrato e mi guarda negli occhi

- Sai cosa mi piace di te Cassandra, e che mi ha colpito fin dalla prima volta che ti ho visto?
- Non ne ho idea
- Il fatto che metti sempre il cuore davanti a tutto, qualunque cosa succeda tu continua a farlo
- Grazie Luca
- E' stato un piacere

E adesso potevo tornare a Roma, domani sera ci sarà la mia festa di addio, l'ultimo venerdì sera in Italia e poi lunedì mattina l'aereo per New York. Domani avrei dato il cd a Fra e poi avrei avuto due giorni per vedere se succedeva qualcosa.
Non era successo nulla in due anni, figuriamoci in due giorni, ma la speranza, come si dice, è l'ultima a morire.


Venerdì sera, sto per andare alla festa di Cassy. Abbiamo deciso di farla Venerdì perché se l'avessimo fatta la sera prima della sua partenza saremmo stati tutti troppo tristi, allora avevamo deciso di anticiparla di un paio di giorni.
Io sto facendo quello forte, le continuo a ripetere che fa bene ad andare, che è un'opportunità unica, che non deve essere preoccupata, ma la verità è che non voglio che parta ancora.
Proprio adesso che avevamo ricominciato ad avere il rapporto di una volta, adesso che ci sentivamo mille volte al giorno e che passavamo gran parte del tempo libero insieme, proprio adesso il lavoro la allontanava da me.
Ma poi pensavo alla sua carriera ed ero felice che partisse, se lo meritava.

Arrivo a casa di Cassy e mi accorgo che forse sono un pò in ritardo: sono già tutti lì. Roby è già sulle scale con gli occhi lucidi: meno male che oggi pomeriggio si era raccomandata che non diventasse una festa triste... Entro in casa e mi accorgo che ci sono davvero tutti, mamma mia quanta gente, e poi vedo la festeggiata. Questa sera è da togliere il fiato: indossa un vestitino nero sopra il ginocchio, sandali neri e capelli mossi sciolti sulle spalle, semplice e perfetta nello stesso tempo
Mi si avvicina con un bicchiere in mano, me lo porge e mi dice che aspettava me per il primo brindisi della serata. Da vicino è ancora più bella.

Iniziamo a mangiare, le ragazze oggi si dovevano proprio essere messe d'impegno: la tavola era piena di cose da mangiare anche se poi Marco ha spifferato che alla seconda teglia di pizza bruciata avevano fatto rifornimento alla pizza al taglio dietro l'angolo! Dopo cena ci spostiamo in un locale tranquillo in centro, musica dal vivo, luci soffuse, gente tranquilla, insomma il posto perfetto dove chiacchierare e divertirsi in santa pace. Ogni tanto vedevo qualche occhio lucido, soprattutto tra le girls, ma dopotutto era normale, Cassy era una persona che faceva sentire la sua mancanza.. La serata finisce e ci troviamo verso la via di casa, io ho Cassy seduta di fianco a me che invece sto guidando. Arriviamo sotto casa sua e mi dice:

- Ho una cosa da darti
- Che cosa?
- Una specie di regalo, qualcosa che ti dovrebbe fare pensare a me quando sarò via

Mi allunga il pacchettino: faccio per aprirlo, ma mi blocca

- No non adesso, non qui: aprilo dopo quando sarai da solo
- Va bene, ma devo preoccuparmi?
- No tranquillo: è solo che se no mi vergogno..
- Ok dai, ci vediamo domani allora...
- Certo, ho solo gli ultimi due giorni prima di partire e non voglio sprecarli
- Notte piccola
- Notte Frà

Meno male che è uscita dalla macchina perché una lacrima sta rigando la mia guancia e non voglio che Cassy mi veda in questo stato... Apro il pacchetto: un cd e un biglietto.Inizio a leggere:

Volevo farti un regalo speciale, credo di esserci riuscita.
Una volta hai mobilitato non so quante persone per trovare una canzone
Questa volta ne hai una tutta tua
Una copia unica per una persona unica
Spero ti arrivi dritta dentro al cuore.
Cassy


Infilo il cd nell'autoradio, e sento la canzone: quella canzone!
La lacrima solitaria che mi rigava la guancia lascia il posto al pianto
Sono un cretino: la sto facendo partire
Però se non la lascio partire sono un egoista
Ormai i pensieri mi si accavallavano nella testa, non ero lucido, più ascoltavo quella canzone più mi sentivo confuso

Sento una macchina accostare, vedo Marco che abbassa il vetro e mi guarda un pò stranito

- Frà che ci fai qua, da solo in macchina?
- Ho accompagnato Cassy a casa
- Frà, ma hai gli occhi lucidi!
- E' una lunga storia...

A Marco una frase come " E' una lunga storia" non potevi dirgliela e sperare di essertela cavata: Marco la storia pretendeva di saperla dall'inizio alla fine!

- Ti va di fare due chiacchiere da me come ai vecchi tempi?
- Non so: è tardi
- Dai Frà, tanto in questo stato non riusciresti a dormire comunque
- Dai. ci vediamo sotto casa tua..
- Ok

Marco era così, se ti vedeva in difficoltà si sentiva obbligato ad aiutarti: l'avevo imparato quando avevamo vissuto insieme appena usciti da Amici. Può sembrare sbruffone, superficiale, ma se hai bisogno di qualcosa lui c'è sempre
Salgo in casa sua e ci sediamo sul divano

- E' per Cassandra, vero?
- Da cosa l'hai capito?
- E' l'unica che ti riduce in questo stato: mi ricordo come stavi quando era partita la prima volta, sembravi uno zombie...
- E che sono confuso
- Ma che è successo, alla festa non sembravi in questo stato
- Mi ha dato un cd, con una canzone che ha inciso solo per me, una canzone che ha un significato per noi...

Gli faccio leggere il bigliettino

- Frà, se ti dico una cosa giura che non te la prendi?
- Dai, tanto stasera non ho la forza neanche per prendermela
- Sei un cretino!

Mi guarda serio, forse con la faccia più seria che gli abbia mai visto fare:

- Sei un cretino: se vuoi te lo ripeto fino a domattina
- Marco...
- Prima che tu inizi a ripetere le solite cose, ti dico solo che se te la lasci scappare anche questa volta non te lo perdonerò mai!

Sono in silenzio, e ancora più confuso di prima: Marco mi guarda come se non avessi capito niente della vita e probabilmente ha ragione...

- Frà, qual è il problema?
- Sta partendo e io mi sento uno schifo
- E diglielo allora!
- No: già non voleva partire e se le dicessi che vorrei che restasse sono sicuro che non partirebbe... Non voglio che non faccia il cd per me: non me lo perdonerei...
- Frà, hai mai pensato che magari per qualcuno la carriera non è al primo posto nella vita?
- Dai, Marco!
- Bene, adesso rispondimi in tutta sincerità: sei innamorato di Cassy?
Non ero pronto a sentire quella domanda, forse non ero pronto a conoscere quella risposta: se me l'avessero fatta qualche settimana fa avrei risposto subito che era solo una bella amicizia, ma adesso non ne ero più così sicuro; la sua partenza mi aveva messo di fronte ad un punto interrogativo grande come una casa

- Marco, ma anche se fossi innamorato come dici tu, cosa cambierebbe in questo momento? Tra due giorni parte...
- Beh, magari partire sapendo che per te è qualcosa di più di un'amica le renderebbe quest'anno un pò meno difficile, non credi??
- Ma, e se poi in America conoscesse qualcun altro?
- Frà: ti ricordo che stiamo parlando di Cassandra, quella che neanche ti conosceva e ti aveva già chiesto il numero di telefono!
- E che significa?
- Significa che Cassy è innamorata di te da sempre: non sono bastati due anni e non basterà questo viaggio in America per cambiare quello che sente
- E allora sentiamo che dovrei fare secondo l'esperto qua di fronte??
- Hahahaha, diciamo che sei in buone mani: hai impegni per domani sera?
- No
- Perfetto: penso a tutto io! Tu vedi solo di prepararti un bel discorso e armarti di coraggio
- Marco e se...?
- Niente ma e niente se: ti chiamo domattina! Adesso va a casa e dormici sopra...
- Grazie Marco

Non sapevo se quella che stavo per fare era la cosa giusta, probabilmente la stavo rimandando da troppo tempo, so solo che non avrei sopportato vederla con un altro ragazzo, saperla innamorata e felice: forse come dice Marco sono sempre stato un cretino... Mi addormento con la sua voce in sottofondo, con la mia canzone, la nostra canzone...



Stamattina mi sono svegliata con un messaggio di Marco:

" Ciao Cassy, stasera dovresti passare a casa mia, Luca mi ha dato delle carte per te:verrei io ma la mia macchina mi ha lasciato a piedi!!"

" Ok, quando sei a casa?"

" Sono in studio tutto il giorno, va bene verso le 20? "

" Ok, a stasera!"

" Bacio"

Provo a chiamare Fra ma ha sempre il telefono staccato, probabilmente è alle prove e io l'ho dimenticato, così passo la giornata con Roby, Simo, Marta e Marina: shopping sfrenato. Se inizio a pensare a quanto mi mancheranno sto già male! Intanto mi hanno promesso che mi verranno a trovare, visto che nessuna delle quattro è mai stata negli States.

Sono le 20 e sono davanti alla casa di Marco, gli faccio uno squillo ma ha il cellulare staccato. Parcheggio e salgo i gradini del condominio e di fianco ai campanelli vedo una busta attaccata con lo scotch al muro:

" X Cassandra"

Ecco Marco mi ha tirato il pacco, come minimo poteva chiamarmi invece di farmi venire fino a qua!!
Prendo la busta e la apro:

"A volte basta una canzone per arrivare dritto al cuore "

Guardo nella busta e assieme al biglietto che ho appena letto trovo un lettore mp3 e una chiave
La chiave apre la porta di casa: iniziavo a non capire più niente, cos'è sta storia e soprattutto cosa c'entra Marco??
Poi accendo l'mp3 e rimango pietrificata: la canzone che ho regalato ieri sera a Fra mi sta suonando nelle orecchie, quella canzone, la nostra canzone...
Sono sempre più confusa, salgo le scale e arrivo davanti alla porta dell'appartamento di Marco. C'è un'altra busta sulla porta.
La apro e leggo:
"A volte è necessario afferrare i propri sogni prima che volino via"

E mentre sono lì a fissare quel biglietto sento la porta che si apre, alzo gli occhi e vedo Frà.
Non c'è bisogno di parlare: mi prende per i fianchi e mi da il bacio più dolce che io abbia mai ricevuto
La mia testa inizia a girare, il cuore a mille, lo guardo ed è bellissimo: nonostante questa scena l'avessi immaginata dalla prima volta che lo avevo visto era riuscito a farmi rimanere senza fiato...

- Fra ma che sta succedendo?
- Sono innamorato di te Cì

Era la frase che avevo sempre sognato sentire dalla sua voce, lo guardo, è imbarazzato, ma sembra anche così sicuro di sé

- Anch'io sono innamorata di te. In realtà credo di esserlo sempre stata

Ci scambiamo un altro bacio, questa volta più intenso e passionale, mi sembra di essere dentro ad un sogno, uno di quelli che ti accompagnano da tanto tempo e che ti sembrava non potessero mai diventare realtà: beh adesso la realtà stava addirittura superando la fantasia.


Non ci credevo, me ne stavo lì con Cassy tra le braccia e un silenzio inverosimile attorno. Nessuno dei due sapeva cosa dire e probabilmente ogni parola sarebbe stata superflua. La sentivo respirare e il suo respiro in quel momento era la musica più dolce che avevo mai sentito.Poi vedo una lacrima che le riga la guancia. Le prendo la testa tra le mani e la fisso negli occhi:

- Cassy, che c'è?
- Non voglio partire!

Neanche io voglio che parta, ma questo non posso dirglielo...

- Cassy ascoltami: ci ho messo quasi tre anni per ammettere a me stesso di essere innamorato; non sarà un anno lontani che cambierà le cose
- Sì, ma non so se ce la faccio!
- Ce la farai perché adesso ci sono io con te, ed insieme possiamo affrontare qualunque cosa
- Stringimi Fra

E' così indifesa che ho quasi paura di toccarla: la bacio e cerco di darle tutte le certezze di cui ha bisogno.
Le prendo la mano e la porto in camera di Marco:

- Fra,ma Marco?
- Non preoccuparti, torna domani sera: questa serata è solo per noi

Ci stendiamo sul letto, la guardo ed è bellissima: vorrei fare l'amore con lei, ma ho paura di rovinare tutto
Continuo a baciarla, le mie mani scorrono sonno la sua maglietta, sento che sta tremando

- Cassy...

Mi guarda e inizia a sbottonarmi la camicia: aveva capito senza che dicessi una parola. Non era la prima volta per nessuno dei due, lo sapevamo, ma in quel momento era come se lo fosse.
Ci addormentiamo sfiniti, l'uno abbracciato all'altra.


Apro gli occhi e la guardo, è mattina e Cassy ha ancora la testa sul mio petto come questa notte. La sveglio con un bacio:

- Allora non è stato solo un sogno...

Mi guarda e ride: la prendo e le accarezzo i capelli

- Frà...
- Dimmi Ci
- Dimmi che durerà per sempre
- Io non so neanche cosà farò o dove sarò domani, ma so che senza di te non posso più stare

Vedo gli occhi lucidi: mi guarda cercando di non piangere e con la voce rotta mi dice

- Ti amo Fra
- Ti amo anch'io

E mi sembravano le parole più semplici da dire a quei due occhi stupendi che mi stavano fissando, e mi sembrava tutto quello che avrei voluto dire con lei tra le braccia.


Mi sembra di essere in un sogno, poi apro gli occhi e lo vedo di fronte a me, e mi guarda in un modo in cui non aveva mai fatto prima. Domani a quest'ora sarò su un aereo, un aereo che non vorrei mai prendere perché significa allontanarmi da Frà.
Adesso mi dice che deve scappare, che deve sistemare un paio di cose

- Ci vediamo più tardi: stasera ti porto a cena e poi stanotte la passiamo insieme
- Ok, fai presto: mi manchi già!
- Scema! Faccio il prima possibile...

Mi stampa un bacio e poi corre giù dalle scale: non so cos'ha in mente, ma quando fa così di sicuro sta progettando qualcosa...
Chiamo Roby:

- Ciao Roby
- Ciao Cassy è da ieri che cerco, ma avevi sempre il telefono staccato e a casa tua non rispondeva nessuno
- Diciamo che non ho dormito a casa stanotte
- La cosa si fa interessante... Ma io ho provato anche a casa di Fra e non c'era nessuno neanche lì
- Ero da Marco
- Da Marco? Tu e Marco insieme??? Oddio, questa mi è nuova!!!
- Ma cosa stai pensando? Marco è via fino a stasera...
- Cassy! Non ci capisco più niente: lo sai che sono curiosa! Dai, dimmi con chi sei stata!
- Diciamo che si tratta di un principe azzurro, alto,biondo, con dei stupendi occhi azzurri
- Non dirmi che finalmente Frà si è deciso!!!
- Diciamo che si è dichiarato: stiamo insieme! Roby, non sai quanto sono felice...
- Sono felice anch'io tesoro: ormai non ci speravo più
- Neanch'io a dire la verità!!
- Stasera immagino vorrai stare da sola con lui comunque ci vediamo in aeroporto domattina, vengono tutti a salutarti
- Che bello! A domani, Roby
- A domani

Ore 18.00 sms di Frà

" Scusami amore: devo fare una cosa importantissima e farò un pò tardi. Passo da te alle 20: andiamo a cena fuori!

Va beh, speravo il mio principe arrivasse prima, ma ne approfitto per preparare le valigie per la mia partenza.
Arrivano le 20 e sento la macchina di Frà che si ferma sottocasa: esco e la prima cosa che faccio e dargli un bacio. Dio quanto mi era mancato!!! Mi porta a cena nel mio posto preferito: l'avevo portato qua una volta molto tempo fa e non so come faccia ancora a ricordarselo

Finiamo la cena e mi porge una busta.
Leggo il biglietto:

" Avrei voluto regalarti un anello, ma tutti i miei soldi li ho spesi in un altro modo: lo so che la felicità non si compra, ma per te ho cercato di fare un'eccezione. Ti amo. Frà "

Continuavo a rileggere il biglietto, ma non capivo

- Cassy, prova a guardare dentro la busta: secondo me hai dimenticato qualcosa...
Apro la busta e vedo che oltre al biglietto c'era anche un altro foglio piegato a metà... lo apro e lo leggo:
una prenotazione sul volo Roma-New York di domattina a nome di Mariottini Francesco

- Frà, non capisco...
- Non ce la facevo a farti partire da sola: non adesso che ti ho appena ritrovato!
- Frà, ma che farai?
- Vedi, oggi quando sono andato via da casa di Marco, ho telefonato alla mia scuola di danza. Sai, c'è un mio ex-insegnante che insegna in una scuola a New-York e più volte mi aveva chiesto di andare da lui per fare qualche stage, ma io ero troppo impegnato qua per andare. Così l'ho contattato e gli ho chiesto se per un mese potevo frequentare la sua scuola e lui era felicissimo: mi ha detto che mi aspetta appena arrivo..
- Frà...
- Dimmi
- Ti amo: è il regalo più bello che potessi farmi!

Si alza e mi prende per mano, usciamo dal ristorante e appena fuori mi prende per i fianchi e appoggia le sue labbra sulle mie:

- Io il mio regalo l'ho già ricevuto...

E mi stringe forte come solo lui sa fare.Mi sembra tutto così perfetto, è tutto così perfetto.

E' Lunedì mattina e tra poche ore abbiamo il volo per New York. Fra è qua sul letto accanto a me e mi sta accarezzando i capelli: ho la testa appoggiata al suo petto e non mi staccherei più da quella posizione.

- Cassy, mi sa che dobbiamo iniziarci a preparare...
- Credo di sì: non oso immaginare come mi sarei sentita in questo momento se tu non venissi in America con me
- Credo che ti saresti sentita come mi sarei sentito io
- Frà... Non ci potresti stare un anno a New York??

Lo sento che ride:

- Intanto iniziamo con un mese: non so se riesco a sopportarti di più
- Cretino!
- Se fosse per me non tornerei a casa se non con te
- Questa è la risposta che volevo sentire
- Dai muoviamoci che tra mezz'ora tuo papà passa a prenderci per andare in aeroporto!
- Sai che non gli ho ancora detto che parti anche tu?
- Perché?
- Volevo fargli una sorpresa!
- Speriamo non gli venga un infarto!!
- Figurati! Si sentirà ancora più sicuro a lasciarmi partire se sa che ci sei tu
- Lo so
- Non so perché, ma ti adora
- E' praticamente impossibile non adorarmi, vero?

E mentre dice quest'ultima frase si avvicina sorridendo e mi bacia.

Suona il campanello, Frà apre la porta:
- Ciao Gianni
- Ciao Francesco
- Ma cosa sono tutte quelle valigie lì nell'angolo? Quanta roba vuole portarsi dietro mia figlia?
- Beh, diciamo che un paio sono mie...
- Mi sono forse perso qualcosa?
- Mi sa di sì: Cassy voleva farti una sorpresa. Parto con lei: starò in America almeno per il primo mese
- Questa sì che è una notizia! Io ho sempre tifato per voi, ragazzi
- Lo so: sono io che ci ho messo un pò a capire..
- L'importante è che adesso sia tutto a posto!

Arriviamo all'aeroporto: il fatto che Frà parta è una sorpresa per tutti, per ora non lo sa nessuno dei ragazzi.

- Cassy andiamo a fare il Check-in adesso che non c'è coda, così poi salutiamo tutti con calma?
- Arrivo Frà
- Ferma ferma Cassy: perché Fra ha parlato al plurale? Ci siamo persi qualcosa?
- Fra parte con me:farà uno stage a New York, almeno per un mese staremo sempre insieme!
- Questa sì che è uno scoop! Oddio, adesso mi viene da piangere..
- Dai, Roby...

Finito il check-in torniamo dagli altri... vedo arrivare di corsa Marco:

- Oddio, sto morendo, ho perso l'aereo ieri sera e ho dovuto viaggiare in treno tutta notte per essere qua
- Che tesoro che sei!
- Beh, oltretutto è merito mio se siete insieme: chissà questo quando si decideva senza il mio intervento!

Marco indica Frà e tutti ci mettiamo a ridere

- Quindi vuol dire che ti sono debitrice?
- Diciamo che appena esce il tuo cd me ne regali una copia!
- Affare fatto...

Lo abbraccio, Marco è sempre stato un amico, e se adesso sono così felice è anche merito suo: Fra mi aveva raccontato tutto.

Salutiamo tutti, io ovviamente sto piangendo: figuriamoci se mi riesco a trattenere! Per fortuna non sono l'unica: Roby, Marta, Simo e Susy hanno gli occhi lucidi, mentre Marina sta dicendo a Fra che se si lascia scappare una come me gli toglie il saluto... Sempre la solita! La vado ad abbracciare e scoppio a piangere nuovamente.

Sento la voce che chiama il nostro volo:

- Cassy dobbiamo andare!
- Si ho sentito
- Ciao raga...ci mancherete!!!!

Sono mano nella mano con Fra, sull'aereo che ci porterà oltreoceano, negli auricolari sta suonando la nostra canzone e vedo che Fra ha gli occhi lucidi: appoggio la mia testa sulla sua spalla e ascolto le parole:

" I don't know where I will be,
which landscapes I'll see outside my window,
which people I'll have around me,
which dream I'll have in my head.
The only thing I'm sure
Is that I'll be walking on your side"


"Non so dove sarò,
che paesaggi vedrò fuori dalla mia finestra,
che persone avrò attorno a me,
che sogni avrò nella testa.
L'unica cosa che so
È che starò camminando al tuo fianco"


Proprio una bella canzone...


---------------------- FINE -----------------------

By seua84 image
 
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Fra&LinaForever
view post Posted on 25/9/2008, 20:48




Sì, proprio una bella canzone... ^_^ ^_^ ^_^
 
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*Nunù*
view post Posted on 30/9/2008, 14:51




Bellissima graaaaa x averla riportata anke qui,la rileggo semx
 
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2 replies since 23/9/2008, 11:29   92 views
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