PUOI CREDERE CHE TUTTO SIA FINITO SOLO QUANDO EMETTI L'ULTIMO RESPIRO, Dal forum Fracassino

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zeldina
icon12  view post Posted on 2/10/2008, 15:07




La storia ha luogo nel futuro.
Fra e Cassy sono stati insieme per poco.


Prologo. 2010

Cassandra's Pov.

"Non fraintendermi, io ti amo, ma non so più cosa voglio". Cerco di rimanere calma per non fare agitare ultermente Stefano.

"Credevo di sapere e avere una risposta a tutto, ma non capisco più che via stiamo percorrendo". Mi siedo sul letto mentre lui appoggia le mani alla porta.

"Come puoi dire questo se è vero che mi ami?", lui colpisce con un forte colpo la porta.

Scuoto la testa e le lacrime iniziano ad inondare i miei occhi così faccio un respiro profondo.

"Ste, per favore stai calmo!". Lui ora guarda dritto nei miei occhi e non credo di esser forte abbastanza da resistere. Prende le mie mani e mi sento terribilmente in colpa per quello che sto facendo.

Stefano è sempre stato con me quando sono stata male, mi ha sempre sostenuta ed incoraggiata quando pensavo che non ce l'avrei fatta ad andare avanti senza Francesco.

E' stato capace di capire che Fra è stato tutto per me e pensavo che sarebbe stato capace di farmi dimenticare il mio grande amore. Ma non è stato così.
Per quanto io abbia lottato disperatamente, lui è ancora dentro di me e io sento di amarlo ancora.

Non riesco più a mentire a Stefano; lui non merita questo.

Dopo questi due anni pensavo che tra me e Franci fosse tutto finito. E invece non è così, almeno per me.

"Dimmi Cassy, tu lo ami ancora?", Stefano interrompe i miei pensieri con una domanda che molte volte mi ha fatto e alla quale ho sempre risposto di no, ma ora sarebbe come sostenere che vedo nero quando tutto intorno a me è rosso.

Vedo la faccia di Stefano e posso capire il suo dolore. Non so come dirglielo ma se c'è una cosa che ho imparato dalla rottura con Fra è di essere sempre sincera anche se spesso la verità fa male.

Così respiro e metto i miei capelli dietro le orechhie.
"Vieni qua per favore", Stefano si siede sul letto e prendo le sue mani. "Con te lo voglio fare, voglio essere sincera" deglutisco e abbasso gli occhi. "Sì, lo amo ancora e non credevo fosse possibile...", Stefano si agita e lascio andare le sue mani.

"Ecco io lo sapevo!", urla.

"No, ti prego! Ti voglio ringraziare per tutto quello che hai fatto per me in questi mesi. Sei stato molto paziente e mi hai dato il tempo per superare la rottura con Fra. Eri lì quando la notte piangevo per lui e non mi hai abbandonata. Hai capito e mi sei stato vicino nelle peggiori crisi..."

Mi blocco...ma che sto facendo?! Sono un'insensibile.

"Capisco, ma ora non chiedermi di essere felice per te, perchè se Francesco non è scemo non ti lascerà andare via un'altra volta..."

"Stefano, io..."

"La notte...quando piangevi perchè era sempre stato lui a baciarti prima di dormire ed era sempre lui che ti teneva stretta fra le sue braccia finchè non chiudevi gli occhi...tu non mi hai permesso di farlo, non l'hai mai permesso a nessuno se non a lui".

Già, io non ho permesso tante cose se non a Franci.
Era lui che la mattina mi lasciava bigliettini sotto il cuscino quando usciva prima di me ed ancora dormivo. "Ti amo" o "Buona giornata mia dolce principessa".

"Mi dispiace, davvero" bisbiglio.

Stefano si alza dal letto ed esce dalla stanza. Lo guardo andare via, e insieme con lui tutti i bei momenti passati in questi mesi. Mi sento così triste e in colpa.
Ho davvero la capacità di rovinare tutto, prima con Fra, ora con Ste.


Marco's Pov.

Scommetto che anche oggi Francesco sarà di cattivo umore. Io e i finalisti di Amici stiamo provando per la tanto attesa nuova puntata del programma. Maria ci ha chiesto di essere presenti. Dice che abbiamo segnato un nuovo inizio, ma il cattivo umore di Franci durante queste prove, che durano ormai da 2 giorni, non ci ha aiutato molto.

E' in ritardo e scommetto che oggi userà la solita stupida scusa. Non c'è con la testa. Quando lo guardo è altrove, è così da due anni ormai.

So che pensa ancora a Cassy.

Ho visto tante ragazze nella vita di Franci in questi due anni, tante sono entrate...solo una è rimasta!

Quando si sostiene che uno è schiavo d'amore. Fra lo era.

Cassy ha lasciato Stefano. Io e lei abbiamo parlato a lungo e confesso di essere sollevato. Fra ne sarebbe morto.

"Ciao Marco", sento una voce familiare provenire dalle mie spalle, così mi giro e vedo Francesco. Sorride e appoggia la sua roba su una sedia.

"Tutto bene?" ci chiede Zanfo.

Francesco sta decisamente male e penso che non reagirà neanche oggi, come sempre d'altronde.

Mi avvicino ad Alessandra (Celentano). "Francesco non sta molto bene" le dico mentre guardo lui spegnere il cellulare. "Cassandra me lo sta distruggendo" sussurra lei ridendo. So che cerca solo di sdrammatizzare.

"Vado a parlarci" le dico per poi allontanarmi.

So che quando sta così male la cosa riguarda Cassy. Ci sono poche persone capaci di renderlo così debole: sua madre e Cassandra.

"Dai Fra, muotivi: dobbiamo lavorare!", lui sbuffa, "vuoi parlare?" gli domando incerto del fatto se lui mi risponderà o meno.

"C'entra lei in tutto questo? E con lei intendo...", lui mi interrompe e degluisce "Marco, non ho voglia". Si alza e va al centro del palco dove son già tutti posizionati.

Mentre lui balla vedo la sua forza, tutto l'impegno e l'amore che ci mette. Lo guardo perdersi nella canzone e immagino Cassy seduta vicino alla finestra del salotto a Firenze sorseggiare una tisana. E immagino...

Potrei continuare a riflettere, immaginare o sognare perchè questo è quello che hanno fatto loro in questi due anni lontani l'uno dall'altra.

Sono convinto che tutto finisca con un perchè, ma tra loro ci sono solo domande senza risposta.

Mamma di Fra's Pov.

Il mio bambino è tornato a casa, era da tanto che lo volevo nuovamente qui con me.

Ora è in giardino con Ema. Torna sempre a casa a trovarci quando può. Non potrei desiderare figlio migliore.

"Mamma, è pronto?", vedo mio figlio che da fuori urla con in mano un pallone da basket. Mi sembra di rivederlo da piccolo, con le mani sporche di terra e i capelli tutti sudati.

Quando non è a casa si sente la sua mancanza; soffro anche per la mancanza di quella che considero mia figlia, la piccola Cassy.

E' da molto che non la vedo e questo mi fa male. E' sempre stata la mia preferita.
Forse non dovrei parlare così, perchè lei non è pià nella vita di mio figlio, ma so che lui la porterà per sempre nel suo cuore e custodirà il suo ricordo come il più prezioso dei tesori.

Parliamo ancora molto di lei. Nessuno di noi lo fa apposta, ma il nome Cassandra esce spontaneamente dalle nostre bocche. Siamo rimasti tutti rapiti da lei dal primo giorno che ce l'ha presentata.

Iniziamo a cenare e parlare.

"Lei adora la tua torta di mele", esclama Francesco con una tranquillità che mi fa quasi paura. Io annuisco. "Come sta?", gli chiedo.
Lui scuote la testa.

Do uno sguardo a mio figlio minore che mangia in silenzio, mentre so che come al solito si perde nei suoi pensieri e vorrei tanto sapere cosa frulla in quella sua testolina...anzi forse no!

"Ti piace?", gli domando sperando ti riavere la sua attenzione, lui mi guarda in modo davvero tenero e spalanca i suoi occhioni verdi. "La torta...ti piace?".

Finito di mangiare ci accomodiamo sul divano, che Cassy una volta macchiò con la cioccolata.

Sono così impaziente di sapere cosa ha fatto il mio bambino in questo periodo.
"Stiamo ultimando le prove per la prima puntata di Amici", annuncia emozionato.

Ci racconta gli scherzi che Roberta e Marco gli fanno quando sono in pausa. Sono contenta. Quei ragazzi vogliono molto bene a Franci ed è anche grazie a lui che loro ha ritrovato il sorriso dopo la rottura con Cassy.

Ha sofferto tanto e penso che soffra ancora.

Francesco's Pov.

E così saluto i miei e Ema prima di andare via e finalmente stare un po' da solo a riflettere su quello che mi sta accadendo.

Quanto vorrei poter risentire la sua voce, ma non ho trovato il coraggio per farlo.

Una volta Roosvelt disse "nessuno può farti sentire infelice se tu non glielo consenti" ed è vero, perchè son sempre stato io a permetterle di farmi sentire infelice.

E potrei porvare a fermarmi un momento per capire come mai gliel'ho permesso, come mai le ho concesso di prendersi la mia felicità, ma la risposta è sempre la risposta: la amo.

Non sono morto quando ho saputo per la prima volta di lei e Stefano, lui ha saputo renderla felice mentre il mio cuore si spezzava.

Lei aveva preso la mia felicità ed io n'ero consapevole. Mi terrorizzava il fatto che lei passasse la notte con un altro uomo, ma mi bastava il suo ricordo e mi bastava sperare che prima di chiudere gli occhi lei mi pensasse.

Sono stanchissimo e credo che ora mi lascerò andare sul letto un'altra volta senza di lei.

Quante volte la sua parte di letto è stata vuota quando era in tour o a New York per incidere l'album, ma ciò non mi turbava più di tanto, perchè sarebbero potuti passare giorni, settimane, ma quella parte di letto sarebbe tornata sua.

E potrei continuare a sostituirla con mille altre ragazze, ma la verità è che il suo ricordo ci sarà sempre, perchè, per quanto io abbia tentato di dimenticarla in questi due anni, lei è ancora qui con me.

Chiudendo gli occhi potrei lasciarmi andare ad un mare di ricordi...e ripenserei a quando rimanevamo svegli sul letto e guardandoci negli occhi parlavamo del nostro futuro insieme.

Solo pochi ragazzi a questa età fanno grandi progetti ma io e lei credevamo sarebbe durato per sempre. Ci sbagliavamo.

Prima di infilarmi dentro il letto, dopo una giornata stancante, ascolto la segreteria. 10 messaggi. Dovrei pensare che sono molto ricercato!

Ascoltando mi verrebbe voglia di cancellarli tutti senza neanche ascoltare.

Ed ora...è lei e il mio sangue si è gelato. Non posso credere che sia stata lei ad alzare quel telefono....

Potrei ascoltare il suo messaggio mille volte ed immaginarla mentre pronuncia queste parole con il suo dolcissimo accento fiorentino.

Rimango qui, immobile e attento a percepire ogni cosa, ogni emozione che traspare dalla sua voce, ogni parola che potrebbe nascondere un altro significato.

Devo chiamarla! E mi domando, perchè invece io abbia così paura di alzare quel telefono, mi domando se qualcosa cambierà, mi domando cosa proverò quando sentirò la sua voce dopo mesi mesi e mesi di silenzio.

Così ora, Fra, alza quel maledetto telefono!!!

Compongo il numero. "Pronto, sono...Fra", riesco a malapena a dire. "Oh...ciao Francesco!".

Sempre che Cassandra in questi mesi sia diventata un uomo, questa non è la sua voce. No, decisamente no.

Mi chiedo cosa ci faccia un uomo a casa sua, o meglio dire, che cosa ci faccia Stefano ancora a casa di Cassandra.

"Ci sei ancora?", domanda. "Sì, scusa, ma tu che ci fai da Cassy?".

Credevo che lei avesse lasciato Stefano e credevo...credevo tante cose non possibili.

"Vedi io...", cerca di dirmi lui, ma improvvisamente sento un'altra voce...so chi è: Cassandra.

"Scusa un attimo", mi dice lui e capisco che lì con lui c'è anche lei, ma non capisco cosa si stiano dicendo. E arrivati a questo punto, dove mi sono esposto fin troppo, non ne vale neanche la pena.

E ora, potrei aspettare qui finchè quel Stefano non alzi nuovamente il telefono e domandarmi perchè Cassandra dopo mesi di assoluto silenzio volesse parlare con me, ma so che la cosa che voglio fare è chiudere questo dannato telefono e mettere una pietra sopra.

Non posso sempre aspettarla.


Cassandra's Pov.

Non mi aspettavo che quando sarei tornata a casa avrei trovato Stefano.

E' immobile seduto sul divano con il telefono in mano, e mi domando con chi diavolo stia parlando.

Ok, Cassy, calmati! Sono abbastanza confusa di averlo nuovamente a casa mia, a pochi passi da me.
Non è stato facile prendere la decisione che ho preso, ma lui è ugualmente qui e non capisco il motivo.

Lo fisso aspettando che mi dica qualcosa. E' muto.

"Chi chi parli?", gli chiedo e lui assume un'aria piuttosto preoccupata e ciò mi agita non poco,

Si schiarisce la voce, "nessuno...non era nessuno". Non gli credo, guardandolo so che non è così. Ha parlato con qualcuno.

Lo fisso attentamente. "Era Francesco", mi sussurra.

Francesco??????? Non posso credere che mi abbia chiamata! E non posso credre che abbia parlato con...Stefano.

Tutto sembrava andare perfettamente bene, ma alla fine, qualcosa deve sempre andare storto.

Ma perchè ora? Perchè con Fra? Ho già rovinato tutto una volta...non voglio che riaccada.

Tutti sognano la vita perfetta, ma quando ce l'hai finisci sempre per distruggerla, perchè tutto va come tu hai sempre desiderato: l'uomo perfetto, la famiglia perfetta, il lavoro perfetto, la casa perfetta...e stai bene, hai tutto quello che una ragazza possa desiderare.

Io ero quella ragazza e ho avuto la capacità di distruggere ciò che rendeva tutto troppo perfetto.

Stefano è tornato semplicemente per portare via le sue cose, e...spero tanto che Franci non abbia frainteso tutto.

Mi accomodo sul divano vicino a Stefano e lo guardo. "Come va?", vorrei solo che lui non ce l'avesse con me e mi piacerebbe sapere se dopo 3 mesi è riuscito ad andare avanti.

Schiarisce la voce e posso capire che non si sente completamente a suo agio, d'altra parte è così anche per me.

"Ci sto lavorando", sorrido a questa sua affermazione. "Vuoi dire che esci con un'altra ragazza?". Lui mi guarda, "no, io penso ancora a te".

"Mi dispiace tanto, ma tu sai che io...", lui mi interrompe alzandosi in piedi, "lo so". Mi alzo anche io e lo conduco verso la porta.

"Ciao Ste", bisbiglio mentre lui si avvicina e mi stampa un bacio leggero sulle labbra, "ciao Cassy".

Resto a guardare mentre va via e so per certo che questo è stato il nostro ultimo incontro.

Tanti interrogativi ora sono presenti nella mia mente, perchè ancora una volta non so che strada prendere. O meglio so che strada vorrei prendere...il poblema è che non so se ci siano i lavori in corso!

Vorrei sentire Fra anche per spiegargli che tra me e Stefano non esiste più niente, se non il suo desiderio di riavermi con sè, ma questo sarà impossibile, perchè amo Fra e non commetterò più altri errori.

"Cassidyyy!!!!!" sento Roby urlare il mio nome da fuori così mi precipito ad aprirle la porta.

"Oi ti sei decisa! Gridavo come na pazza!", io rido mentre lei borbotta e poggia le chiavi della macchina e la borsa sul tavolino vicino all'ingresso.

Mette le mani sui fianchi e mi squadra dalla testa ai piedi attentamente. "Scusa, posso chiederti cosa stai facendo?", mi domanda un po' arrabbiata dal fatto che io stessi ridendo. "Niente niente! Dai sentiamoci. Hai mangiato?", le chiedo.

"No, te?", distoglie lo sguardo da me e mi supera alla volta della cucina.

Arrivata anche io lì, la trovo rovistare nel frigorifero.

"Cassidy, una curiosità, ma di cosa ti cibi? Mi sei diventata un coniglio. Solo carote!!!", mi guarda schifata.

"Non ho molto tempo per la spesa. Sono una donna impegnata!", scoppiamo entrambe a ridere.

Roberta...come farei senza di lei?
E' magnifica...quando vuole.

Dopo aver trovato qualcosa di gustoso per Roberta e delle carote per me, ci accomodiamo sul divano e rimaniamo in silenzio per qualche secondo.

Improvvisamente vedo Roby agitarsi e colpire la mia spalla. "Uh, ora che mi è venuto in mente, ti invito alla prima puntata della nuova stagione di Amici. Sai come finalista son stat invitata. Te, invece, povera sfigatella eliminata anni luce orsono", ridiamo. Che stronza! Lo fa per stuzzicarmi.

"Ok, magari vengo". Lei mi guarda storto. "No, forse non hai capito...noi FINALISTI saremo TUTTI e 4 lì", mi guarda e non posso trattenere il sorriso.

"Non so se anche lui vorrebbe vedermi lì quella sera", le dico mordendo una delle mie unghie..finte!

"Ma che ci importa del Mariottini? Ti ho invitato io. Lui non ha diritti! Io sono la vice-vincitrice e quindi decido io se sei benvenuta o no", mi abbraccia.

"Non so, magari mio padre vorrebbe che tornassi a casa quel giorno", questa è decisamente una delle scuse più stupide che potessi inventare.

"Cosa? Vuoi dire che Gianni ora ti dice anche quando tornare a trovarlo?", mi spinge, "Dai De Rosa, basta opporti!".

"Roby, non credo che lui mi voglia vedere lì, sono seria", abbasso lo sguardo. "Scherzi?", mi domanda accennando una risata, "e perchè non ti vorrebbe lì?", diventa improvvisamente seria.

"Beh...Fra ha parlato con Ste oggi", bisbiglio e vedo subito la sua faccia sconvolta.

"Francesco cosa? Che ci faceva Ste qui? Cassandra, io credevo che...", la blocco prima che possa continuare, "io e Steno non stiamo più insieme da 3 mesi, lui è venuto a prendere le sue cose.

"Mmm che c**o, oh! Ma pure il Mariotta? Doveva proprio chiamare quando c'era Stefano?".

La vedo farsi veramente molto seria.

"Tu...", accenna, "...beh, sai già come la prenderà Fra", conclude.

Già, so come reagirà. Ha sofferto molto a causa mia e non credo sia il tipo ora da "ti do un'altra possibilità".

Ho già sbagliato una volta e non credo lui si rifaccia vivo, penso mi abbia chiuso la porta in faccia: per sempre.

"Non è colpa tua, questa volta no!", esclama Roby girando per il salotto e cercando di sollervare il mio morale ormai a terra. "In ogni caso andrai a quella trasmissione", dice quasi ordinandomelo.

Non posso invece, è il suo momento, il suo giorno...non voglio rovinare tutto!

Alle volte bisogna mettersi da parte e sperare di non essere dimenticati.


Francesco's Pov.

E' così strano essere qui, di nuovo in questi studi dopo 2 anni...
La sala relax...quanti ricordi.

Siamo tutti emozionatissimi!

Pasqualino parla con Roberta mentre Marco urla e corre per tutta la sala, la Mari ride con Patrick, Alessandra è più di cinque minuti che si alza e si risiede su una sedia, Maria parla con Marta e Gennaro.

Maria aveva invitato solo noi finalisti per la puntata, ma poi sono arrivati tutti...tranne lei.

Vedo Roberta avvicinarsi a me. "Mariottini!", sorrido appena per poi sedermi su uno dei divani...quei divani...

"Lei verrà", bisbiglia Roby, "sai com'è Cassidy, ci mette una vita a prepararsi!", mi fa l'occhiolino e va via.

E io mi ritrovo come uno scemo a fissare la porta, aspettando il momento in cui lei farà ingresso nella sala lasciando tutti sorpresi.

_________________

Guardo l'orologio appeso al muro di fronte a me e vedo che sono passate 2 ore e mezza e lei non è ancora qui.

"Hey cruuu!", esclama Marta dandomi una pacca sulla spalla, "non sono Cassy ma mi chiedevo se potessi fare qualcosa per far tornare il sorriso su questo bel viso", dice stritolandomi le guancie e ridacchiando.

Sospiro e avvolgo il mio braccio attorno alla sua vita. "Mi basta averti vicino", sussurro al suo orecchio per poi baciarle la fronte.
"Non credo che le ragazzine di tutto il mondo sarebbero d'accordo", bisbiglia ridendo per il bacio che le ho dato.

Ci sediamo.

"Speravo sarebbe venuta, ma evidentemente aveva di meglio da fare con Stefano". Marta alza le spalle, "non è detto che fosse a casa sua, perchè sono tornati insieme".

La guardo scettico, "no, era giusto passato a prendere dal frigo di Cassy un po' di latte", dico prendendola in giro.

"Io lo faccio!", esclama lei spalancando i suoi meravigliosi occhi azzurri. "Anche tu vai da Cassy?", domando confuso e lei scoppia a ridere. "No, da te!".

Non capisco, "tu non prendi il mio latte, vero?", "no!", scuote la testa. "Vengo a trovarti...lascia perdere il latte!", dice ridacchiando.

"Ho capito, ma noi non siamo mai stati insieme".

Lei schiarisce la voce, "già".

Marco si avvicina a Marta e la prende sotto braccio, "devo presentarti una persona!". Se ne vanno.

Rimango a fissare l'orologio finchè Alessandra si avvicina con una ragazza.

"Francesco, lei è Sara!", esclama sorridendo. "Ciao Fra! Non ti ricordi di me, vero?", mi domanda.

"No, veramente no. Mi dispiace", dico un po' a disagio.

"Sono Sara Pace", dice timidamente mentre un grande sorriso si stampa sulle mie labbra.

"Sara!!", esclamo abbracciandola.

"E' entrata nella scuola, e poichè non vi vedete da tantissimo tempo, ho pensato ti avrebbe fatto piacere", dice Ale prima di lasciarci da soli.

"Sei cresciuta!", la guardo per bene, "non ti avrei mai riconosciuta", concludo.

Lei alza le spalle, "lo stesso non posso dire, visto che da quando ti conosco avevi già deciso di fare questo lavoro. Ti ho visto crescere dalla tv e sui giornali".

"Dimmi, contenta dell'entrata?", le domando curioso, "ho avuto un giudizio molto positivo, anche da parte della Celentano", risponde orogliosa.

"Beh è quello che volevi fare fin da piccola anche te", dico sorridendo. Lei annuisce, "come ti vanno le cose?", mi domanda sedendosi sul divano, "tutto alla grande!", mento.

"Cassandra, grande amore, è storia passata?", mi chiede ridendo.

"Oh oh cru, vedo che non perdi tempo!", urla Marta sorridendo. "Tessò, lascia che ti presenti una mia cara amica", dico sorridendo.

"Piacere, sono Sara", Marta la osserva, "dimmi, è così difficile vedere questo piccolo cru così contento, qual è il tuo potere?".

Tutti ridiamo.

"Credo sia solo felice di vedermi dopo tutti questi anni!", sorride Sara.

Marta lascia andare un suono incomprensibile dalla sua bocca e va via per poi tornare indietro e stamparmi un bel bacio sulla guancia. Mi verrebbe da pensare che lei si stia comportando come succedeva quando stavo con Cassy.

Lo faceva per lei, erano migliori amiche, e Marta non voleva vedere Cassandra gelosa. Così non appena qualche ragazza si avvinava a me, e Cassy non era lì, Marta faceva capire subito che il campo non era libero e di battere la ritirata-

Le lancio uno sguardo e lei sorride maliziosa. Credo di aver indovinato.

"Senti, ti va di accompagnarmi al residence?", io annuisco.

"Hey, ma se hai da fare...", la interrompo, "no, mi fa piacere. Andiamo!".

_________________

Finalmente in camera chiedo a Sara se posso sfilarmi le scarpe che mi stavano uccidendo i piedi!!!

"Allora, dimmi di tuo fratello, come sta?", le domando guardandola mentre si lascia andare sul letto. "E' ancora fidanzato con Camilla", afferma divertita, "credo che quei due finiranno per sposarsi", conclude.

La fisso mentre parla della sua famiglia, che mi ha sempre accolto come se facessi parte di loro.

"Sei così cresciuta. Non posso crederci che sia la stessa Sara che ho conosciuto anni fa", dico mentre lei si agita e fa la scema sul letto, "ah, grazie. Questo è un complimento?", mi domanda confusa e divertita allo stesso tempo.
"Come preferisci, ma devo dire che sei bellissima!".

Lei mi guarda intensamente, "si chiama Daniele", afferma mentre i suoi occhi brillano. Sorrido, "sono felice per te", dico con un pizzico di invidia.

"Ho letto di te e Cassy. Mi dispiace. Lei mi stava così simpatica. Non posso credere che abbia fatto quello che ha fatto. Voglio dire...tu sei MAriottini!", si piega e appoggia la sua testa sulla mia spalla.
"Non importa. E' acqua passata ormai", affermo. Lei solleva la testa, mi guarda e si posiziona nuovamente come prima "certo".

"Va beh, ora vai, perchp ho bisogno di dormire!, ride. "Ciao tessò, complimenti ancora per l'entrata!", le dico baciandole la fronte.

Apro la porta e vado via.


Cassandra's Pov.

Una settimana fa non sono andata dove mi sarebbe davvero piaciuto andare, così ho pensato all'ultimo minuto di tornare a casa a Firenze.

E' così bello passare le giornate con mio padre e quel pazzo di Ale.
Chiara mi ha lasciato Lina per la notte. E' giusto che anche lei esca e si diverta un po'.

Siamo sempre state amiche e da quando lei rimase incinta a 16 anni e nacque Lina non si è mai presa una sera per sè.

Mio padre l'aiuta sempre, facendo il baby-sitter; e io, quando posso, faccio la zietta!!!

"Cassy, per favore, vai a chiamare Lina, ho preparato il suo piatto preferito".

Giunta su nella mia stanza, la vedo stesa sulla pancia sfogliare una rivista. "Linuccia!" esclama e immediatamente la vedo saltare sul letto per lo spavento.

"E' pronta la cena, ti stiamo aspettando!", lei annuisce e mi sorride appena.

Alzo gli occhi al cielo, quando mi si piazza davanti pretendendo che a 8 anni la prenda ancora in braccio. "Sono debole debole, vedi mi sto per spezzare!?", grido mentre tento di sollevarla.

"Ma che leggevi?", lei immediatamente salta sul letto e nasconde la rivista sotto il cuscino. "Niente!", dice tirando fuori la lingua.

"Non stavi mica leggendo test sui ragazzi, vero?", le chiedo divertita, lei sembra illuminarsi, "già".

Spalanco gli occhi, "Lina!", ridacchio, "perchè menti?". Lei socchiude gli occhi, "cosa?", mi chiede offesa.

"Non vuoi proprio dirmi cosa leggevi? Quei giornalacci di gossip?", lei sbuffa. "Dai dai, fammi vedere. Non lo dico alla tua mamma!", dico facendole il solletico in modo che si sposti dal cuscino.

Prendo il giornale. "No!", riesce appena ad urlare lei. Lo lascio cadere a terra.

Ora capisco...è proprio lì, in copertina...con una ragazza e...

Lina si avvina e mi guarda, "Uffi Cassy, te l'avevo detto di non guardarlo!", sollevo la testa e la guardo. E' preoccupata. "Tranquilla ciccina!".

"Hey ragazze, è pronto!!!", urla Ale. Prendo per mano Lina e ci dirigiamo in cucina.

Mentre mangiamo sento il cuore battere forte, anzi fortissimo. Sono abituata a vederlo con ragazze...ma questa volta è diverso. Può essere che lui stia girando davvero pagina.

Dopo cena ci guardiamo tutti e 4 un film, e Lina si addormenta sul divano.
Chiara verrà a prenderla domani mattina, così la prendo in braccio e la porto in camera mia e la poggio sul letto.

Si sveglia. Cavolo!

Inizia a fissarmi triste. "Cosa ti ho detto, Linettuccia?", le dico accarezzandole i capelli, "io e zio Franci siamo ancora amici. Niente ci potrà mai separare! Tranquilla", la rassicuro mentendo.

Ma quali amici?

"Però lui non viene più qui a Firenze", sbuffa.

Ricordo ancora quando si sono conosciuti. Lina era piccolina, si è affezionata subito a lui. Lina e Chiara erano sempre a casa mia quando veniva a trovarmi Franci.

"Ti manca molto, vero?", le dico mettendole il pigiama. "Sì, a te?", mi domanda spiazzandomi. Ridacchio, "certo, ma noi ci vediamo sempre". Altra bugia. "Allora mi prometti che gli dici di venire la prossima volta?", mi chiede speranzosa, "devo fargli vedere come sono diventata brava!", continua accennando una piroet.

Appena ha conosciuto Fra, si è messa in testa che da grande avrebbe fatto la ballerina!

"Dai ciccina, ora dormiamo!", le dico sistemandola sotto le coperta e mettendomi accanto a lei.

La guardo e inizio a ricordare...

Non so che fare!!! Devo chiamare Roberta!
Il telefono squilla e le lacrime iniziano a scorrere sul mio volto.

"We bella!", la sento dall'altra parte del telefono. "Roby, è successo un casino. Vieni a casa, ti prego!".

"Cassidy, che è successo?", mi chiede preoccupata. "Corri, ti prego!", urlo per poi chiudere il telefono.

Torno in camera e vedo Francesco ancora a letto, dorme.

Ma che cavolo abbiamo fatto? Sono stata una incoscente!!!

Poco dopo bussano alla porta e apro subito prima che Fra si svegli. Tiro Roberta in bagno e chiudo a chiave.

"Ma...", la interrompo, "sono incinta, ca**o!".

"Cooooooosaaaaaa?", mi chiede lei urlando leggermente, "shhhhh, Franci è di là che dorme!", bisbiglio tappandole la bocca.

Lei si siede sul pavimento e io faccio altrettanto.

"Ma com'è successo? Cioè, so come potrebbe essere successo. Ma cacchio Cassidy siete grandi...", deglutisce, "...non dirmi che era pianificato!", spalanca gli occhi.

"Ma sei pazza?", come può pensarlo?!, "che faccio, Bonnie?".
"Non ne ho idea. Ma sei sicura?", mi chiede spaventata anche lei. "Credo di sì", le dico tirando fuori dalla dietro il mobile il test positivo.
"E' un vero casino"....


Che spavento. Non l'ho nemmeno mai detto a Fra. Ma forse è stato meglio così, si è rivelato tutto un falso allarme.

Mi chiedo come Chiara sia riuscita a fare tutto da sola.


Marta's Pov.

"Andiamo, cru, alzati da quel letto!", esclamo aprendo le tende della sua camera.

"Ancora cinque minuti, mamma", bisbiglia lui ridacchiando, "maledetto, alzati!", urlo strappandogli la coperta.

"Un po' di rispetto! Oggi è il mio compleanno!", urla fingendosi arrabbiato.

Mi siedo sul letto accanto a lui, "buon compleanno, Cruuuuuuu!", sussurro al suo orecchio per poi baciargli il collo, "vacci piano! Sai che soffro di cuore!", esclama lui ridendo e stringendomi in un abbraccio.

"Andiamo Fra, non sei morto con Cassy al tuo fianco per due anni...", vedo la sua faccia farsi leggermente cupa, "caaaaa, scusa".
"No, va tutto bene. Mi domando solo se si ricorderà del mio compleanno".

Già. Lei lo chiamerà? Spero proprio di sì, anche perchè mai si è dimenticata del compleanno del suo ciccino.

Mi alzo dal letto trascinando Fra giù, dove ci aspettava Marco.

"Mi devo preoccupare? Ci avete messe un po' troppo a scendere!" esclama Marco versando il caffè per Fra. "Oh oh, cosa vorresti dire?", domando ridendo mentre lui alza gli occhi al cielo.

"Auguri Franci!", "grazie ragazzi!", dice sorseggiando poi il caffè.

Dannazione Cassy, vuoi chiamarlo??? Improvvisamente sento il telefono squillare e vedo gli occhi di Fra accendersi. "Questa è Cassandra", bisbiglio sorridente mentre Fra mi fa cenno di andare a rispondere.

Alzo la cornetta e faccio un respiro profondo. "Pronto?!", esclamo, "Ciao Marta, sono la mamma di Fra. E' lì?". Non è lei, non è Cassy.

"Sì, sì è qui con me e Marco", dico mentre continuo a guardare il dolce sorriso stampato sulle labbra di Fra.

"Sta aspettando la sua chiamata, vero?", lo conosce benissimo, "Sì". "Posso parlargli?", mi domanda, "certo. Un secondo!".

Abbasso gli occhi poi lo guardo, "è tua mamma". Vedo un po' di amarezza trasparire dai suoi occhi.

Sono sicura che lui sia contento ugualmente, ma avrebbe voluto sentire Cassy, avrebbe voluto sentirla cantare "Happy birthday", come era solita fare ormai da anni.

Mi dirigo verso Marco e iniziamo una piccola conversazione, che viene interrotta da Fra.

"Allora? Per la festa di stasera è tutto ok?", ci chiede. "Sarà una festa stupenda, cru!", gli dico abbracciandolo.

"Ma almeno ci dici gli invitati?", gli domando curiosa.

"Dunque, gli invitati sono...", ci guarda e prende un foglietto dal cassetto della cucina. Che posto strano dove mettere le cose! Mah!

"Voi due...", lo interrompo, "i tuoi mitici cruuu!", Marco mi dà una spallata e lo guardo male.

"Gennaro, Roberta, Cristina, Marina...", lui continua a leggere i nomi, ma non c'è niente che mi interessi...improvvisamente si ammutolisce. "...e...e poi basta".

"Sì, sì, cru, fammi vedere quel foglio!", mentre lui lo piega velocemente. "Credo che dovresti farti una visita oculistica!", gli dico mentre prendo il foglio dove posso leggere chiaramente il nome di Cassandra scritto a caratteri cubitali.

Rido leggermente, "già, nessun altro!", dico a voce bassa e lui ride.

Ci prepariamo e usciamo a mangiare qualcosa tutti e tre insieme. Vedo Fra un po' più rilassato, ma non posso giurare che stia bene.

Dopo aver mangiato, passeggiamo un po' per strada, e decido di comprare una rivista dove ci sarebbe stata la mia intervista. Voglio assicurarmi che non scrivano cavolate!

Appena comprata mi siedo in macchina e inizio a sfogliarla. Fra e Marco parlano.

Improvvisamente do una botta a Fra. "Ma bravo!!!", urlo divertita.
"Ma sei pazza?", mi domanda sconvolto. Subito gli mostro il giornale con una grande foto di lui e una brunetta che entrano al residence. "E' Sara!", mi dice subito distogliendo lo sguardo. "Sara, eh?", dice Marco guidando. "Sì, l'ho accompagnata al residence", "ed ovviamente sei entrato con lei!".

Lui mi guarda leggermente e poi riporta lo sguardo fuori dal finestrino.

Cassy avrà letto, avrà saputo e avrà buttato la spugna.
So che lui ha tutto il diritto di andare avanti senza di lei. D'altronte è stata lei a sbagliare. A mentire. Sapeva che lui l'avrebbe perfino sposata...

Riaccompagnamo Fra a casa per prepararsi in vista della festa.
Io e Marco invece andiamo a casa mia, che si trova proprio a fianco della casa di Francesco.

Apro la porta. "Tu credi che Cassy stia ancora con Stefano?", chiedo a Marco mentre entriamo in casa. Lui mi guarda, "e che ne so!".

"Come non lo sai? Tu hai parlato con lei, no?", gli rimando.
"Senti, le ho parlato quanti mesi fa?", si siede, "non posso sapere se lei in questo periodo è tornata con lui".

Anche io mi siedo sul divano nero di casa mia, "credi che abbiamo fatto bene a lasciarlo da solo?",gli chiedo e lui ridacchia, "non lo so, perchè credi che debba saperlo?".
Alzo gli occhi al cielo, "perchè sei suo amico!". "Anche tu sei sua amica!", alzo le sopracciglia, "tu sei un uomo, tra uomini si conversa!", "tu sei la sua vicina di casa, lo vedi a tutte le ore del giorno!". Sbuffo.

"Comunque l'ha invitata", gli dico, "sì, l'ha chiamata ma non c'era nessuno in casa e le ha lasciato un messaggio", precisa lui, che era già al corrente di tutto.

"Ora decidiamo che metterci per stasera!", urlo correndo in camera.

Francesco's Pov.

Penso mi faccia bene restare solo per un po', almeno fino alla festa.

Il pensiero che lei abbia potuto vedere le foto o sentire qualcosa su me e Sara mi sta facendo preoccupare. Poi quando rifletto, capisco che non ha ragione di esserne triste. E' stata lei che ha deciso tutto questo. Quando quella notte di 2 anni fa decise di rovinare tutto...

Sono le 18:29...tra un minuto sono nato. Ecco 18:30. Auguri.
Sorrido ma sono interrotto dal suono del telefono, lo afferro e senza vedere chi è sul display rispondo,

"Buon compleanno, Franci!", sento esclamare.

E' possibile morire nell'esatto momento in cui si è nati?

Silenzio. Cerco di racimolare un minimo di parole per rispondere. "Grazie, io...non mi aspettavo...cioè, però...", vengo interrotto dalla sua risata.

"Come stai?", mi domanda dolcemente, "bene, molto bene, e...te?", mi sento un totale imbranato. "Cerco di andare avanti", sospira, "qualcosa non va?", sento lei ridere leggermente, "non preoccuparti per me ora, voglio dire...oggi è il tuo compleanno!", esclama facendosi improvvisamnete felice.

"Mi chiedevo se...insomma, oggi...hai sentito la segreteria?", aspetto in ansia una sua risposta, "Sì, credo di sì...credo di venire stanotte alla tua festa". Sorrido.

"Veramente Roby mi aveva detto che saresti venuta anche il giorno della festa di Amici", le dico ora che finalmente mi sento a mio agio. Percepisco inevece che è lei ora a trovarsi in imbarazzo.

"Sì, Roberta mi aveva invitato ma...", sospiro leggermente, "eri impegnata, non ci son problemi, Cassy", le dico mentendo.

Sento che farfuglia qualcosa ma non capisco, "veramente io...", cerca di dire, "è tutto ok, non ti devi scusare", continuo.

"Va bene, ora ti saluto, dovrai prepararti per la festa e anch'io. Ancora auguri. Ci vediamo!", esclama.

"Grazie Cassy, ci vediamo", bisbiglio io. "Ti amo", sussurro poi, ma lei ha già chiuso il telefono...forse è meglio così.

Sento bussare alla porta e credo di sapere chi sia...anzi chi siano.
"Cruuuuuuuu!!!!", urla Marta saltandomi letteralmente addosso, "pronto?" mi domanda.

"Che è quella faccia?", mi chiede Marco molto meno euforico.

"Oddio Franci!", ci interrompe Marta prendendo in mano il libro che leggo e rileggo ormai da due anni. "Non dirmi che lo stai rileggendo un'altra volta! Tu sei fricato!", scoppia a ridere.

Ricordo una notte, lei stava leggendo questo libro, L'uomo che sussurrava ai cavalli, e si girò in lacrime, la guardai e si avvinò a me e mi lesse queste parole:
Prima di aprirla, Annie l'aveva guardata a lungo. Le era sembrato alquanto strano di non aver mai visto prima la calligrafia di Tom. All'interno, in un foglio di carta bianca ripiegato, c'era il pezzetto di corda che si era ripreso l'ultima sera alla casa sul torrente. Sul foglio c'era scritto queste semplici parole: Perchè tu non dimentichi.
Anche io poco dopo che lei l'ebbe terminato, lo lessi. E passavamo le notti a parlarne e litigare per leggerlo di nuovo.

E ogni notte rileggo quelle quattro parole...e spero...Perchè tu non dimentichi.


Cassandra's Pov.

Caaaaaaaaaaaa, è tardissimo! Mi ero ripromessa di arrivare presto per passare del tempo con lui ma come al solito, ore ed ore a scegliere la cosa giusta da mettere, poi rivedere questo vestitino rosa...lo ricordo ma mai l'avevo indossato, a lui piaceva ma non gli avevo mai dato la soddisfazione di indossarlo. Mai.

Oddio, magari ora sta pure pensando che non vado!!!
Mi fiondo in macchina e seguo le indicazioni del mio navigatore per arrivare al locale. Eccomi. Quante macchine! Devono esserci parecchi invitati.

Entro. Inizio a riconoscere qualche faccia. Marta, Marco, Roberta, Marina, Gennaro, Ema...

Giro per la sala in cerca del festeggiato...e improvvisamente mi blocco. Lui è con lei.

E' come se tutto si fosse fermato, tutto attorno a loro due.

Mai mai avrei immaginato di trovarla qui, credevo fosse una di quelle foto che fanno i giornali. E' lei, quella della foto, la ragazza che ha lasciato la festa di Amici con lui.

E io che mi dicevo: dai Cassy, questa sarà la volta buona per recuperare tutto.
Ma è evidente che per lui è solo un incontro tra amici. Mi ha invitato giusto perchè ci son tutti quelli della nostra edizione di Amici. Mi ricorda come un'amica.

Devo lasciare questa festa e farla finita di credere in cose che non accadranno mai. Mi volto e mi dirigo verso l'uscita.

"Dove scappi?", una mano afferra il mio braccio, fermandomi.

So chi è, non posso fare finta di non aver riconosciuto la sua voce, il suo profumo, la sua stretta.

Mi giro sorridendo leggermente. Francesco. I suoi occhi verdi brillano fissandomi intensamente e...giuro di non essere mai stata così disarmata da un uomo come ora.

Mi stringe in un abbraccio al quale non posso fare a meno di rispondere. Avere di nuovo le sue braccia su di me, veramente, non solo più in un sogno..

"Buon compleanno, Fra", gli bisbiglio all'orecchio mentre lui mi stringe di più.
"Perchè andavi via?", mi domanda guardandomi negli occhi. Abbasso lo sguardo verso il pavimento ma lui solleva il mio viso per permettermi di vedere il suo sorriso.

"Ti ho portato questo", gli dico porgendogli il mio regalo.
"Grazie cì...", ci guardiamo. Quel nomignolo...

Mi abbraccia di nuovo e mi dà un piccolo bacio sulla guancia.
Un brivido percorre la mia schiena, sento le ginocchia cedere...

Rimaniamo un po' in silenzio e poi lui prende la mia mano e mi trascina via.
Andiamo verso la porta d'uscita del locale. Lo guardo confusa, lui la apre e improvvisamente siamo fuori.

Non voglio chiedergli dove stiamo andando, non mi importa, voglio solo stare con lui.
Iniziamo a correre verso la sua macchina inseguiti da una ventina di fotografi.

Entriamo, lui accende il motore e parte.

Il mio cuore batte a mille. Questa era l'ultima cosa che aveva in mente per questa serata, soprattutto dopo aver visto quella ragazza.

Sono nervosa, agitata, tesa. Ogni tanto lui mi mancia qualche occhiata.
"Sei preoccupata?", mi domanda vedendomi ammutolita. "Cosa? No", rispondo tornando alla realtà.

Andiamo a casa sua. La strada è quella. Arrivati lui, da perfetto gentiluomo quale è, apre lo sportello della sua macchina per permettermi di uscire.
Dopo di che entriamo in casa.

Sto tremando. Lui sorride guardandomi. Siamo entrambi imbarazzati.

"Non so, magari ci sediamo e beviamo qualcosa?", mi chiede appoggiandosi alla porta. "Come vuoi tu", gli rispondo stritolando la mia borsa.

"No, come vuoi tu. Per me va bene tutto", rilancia lui abbassando lo sguardo. "No, sul serio anche per me è uguale", dico sperando che prenda lui la decisione.

Improvvisamente lui scoppia a ridere e anch'io. Che scemi!

Andiamo verso il divano e ci sediamo.
"Come stai?", bisbiglio tenendo gli occhi puntati sulle mie mani. "Tutto ok, te?". "Anch'io".

"E' un caso o...sai che mi piaci quando ti vesto di rosa?", sorride e anch'io. Alzo le spalle "chissà!".

Lui sorride e sposta leggermente i capelli dal mio viso per poi poggiare le sua labbra sulle mie.

E poi mi bacia con sempre più trasporto e mi tiene stretta.
E giuro che non so dove trovo la forza per non lasciarmi completamente andare.

Mi guarda intensamente e ci capiamo al volo. Mi prende la mano e ci dirigiamo verso le scale, che portano al piano di sopra. Alla sua camera.

Quando improvvisamente bussano alla porta.
Mi guarda. Ma chi è?!

Lui corre ad aprire, "Sara! Mamma!", lo sento esclamare.

Mi sistemo il vestito e corro alla porta vedendo la scena. La mamma di Fra e una ragazza piangente tra le braccia di Fra. Non una ragazza qualsiasi...è la ragazza delle foto. Sara...si chiama così.

Vedo la mamma di Fra precipitarsi verso di me, "Cassy! Tesoro, rimani qui stanotte! Noi dobbiamo andare all'ospedale", mi dice agitata mentre io mi sento completamente abbandonata.

"Cosa è successo?", le domando, "ti chiamo più tardi! Ora dobbiamo andare!", esclama prima di uscire dalla porta insieme a Fra e Sara stretta a lui con le lacrime agli occhi.

Un senso di agitazione mi avvolge. E' così strano essere qui da sola, a casa sua...e non so che sia successo e cosa rappresenti Sara per Francesco...

E noi stavamo per...ma lui se n'è andato senza spiegazioni.

Torno in salotto e mi siedo sul divano per riflettere un po', ma subito il mio sguardo cade su un libro che conosco bene.

Che lui lo stesse rileggendo?

Sento il cellulare squillare, così lo estraggo velocemente dalla mia borsetta e rispondo.

"Roberta!", esclamo dopo aver visto il suo nome sul display. "Dove sei?", mi domanda.
"Sono...a casa di Mariottini", rispondo guardandomi attorno. "Vuoi dire che...", subito la taglio evitando che arrivi a conclusioni affrettate. "Sono sola. Non è successo quello che pensi", dico con un filo di rammarico.

"Capisco. Allora vengo a prenderti?", mi guardo attorno. Ma che lo aspetto a fare? Lui tornerà tardi e magari in compagnia. "Sì, grazie".

Dopo pochi minuti Roby mi fa uno squillo al cellulare per avvisarmi di essere arrivata. Do una veloce occhiata di nuovo all'ingresso e poi esco velocemente e mi infilo in macchina.


Sara's Pov.

"Oddio, per fortuna non è successo niente di grave!", esclama la mamma di Fra abbracciandomi.

Già, per fortuna. Quando mio fratello mi ha chiamato pensavo fosse davvero successo qualcosa di irreparabile, ma era solo spaventato.

"Tuo fratello?", mi domanda Francesco, "beh, ora gli metteranno una bella benda ma niente di rotto...la macchina è un cartoccio, ma grazie a Dio sia lui che Camilla sono ok". Lui mi abbraccia."Mi sono spaventata tantissimo!", esclamo.

Ecco mio fratello uscire dall'ambulatorio con Camilla.

"Fra!", dice mio fratello andandogli incontro. Si salutano.
"Lei è Camilla, la mia fidanzata", dice indicandola. "Molto piacere, Francesco", le dice sorridendole.
"Allora è tutto ok?", chiede poi, mio fratello e la sua ragazza annuiscono.

"Tu come stai?", gli chiede Billy dandogli una pacca sulla spalla. "Diciamo che sarebbe andata bene". Mio fratello strizza gli occhi, "cioè?". Francesco scuote la testa per dire di lasciar perdere.

Billy e Camilla vanno in albergo. Sua mamma raggiunge suo padre e suo fratello. Credo tornino a Jesi. Non ho ascoltato che si dicevano.

Lo vedo tornare, "vieni a casa mia tu!", mi dice gentilmente. "Ti devi essere spaventata moltissimo, quindi è meglio che vieni con me, ok?". Io annuisco col capo e afferro la mano, che lui mi tende.

Arrivati a casa sua, lui, come apre la porta, si guarda attorno confuso. "Cassy!", grida e si avvia su per le scale dopo averla cercata al primo piano. "Cassy!", continua.

Chissà dove sarà?! "Cassandra!", urlo anch'io per aiutarlo nelle ricerche e mi muovo nel salone quando il mio occhio cade sul piccolo tavolino vicino alla porta. C'è un bigliettino, non lo leggo ma è firmato Cassy. Oddio ora come glielo dico?
Gli ho rovinato la serata e ora lei è anche andata via.

Mi faccio forza, prendo il bigliettino e mi dirigo su per le scale.
"Ecco Fra", mormoro entrando in camera sua e trovandolo seduto sul letto. !Questo...credo sia per te. Ma non l'ho letto".

Lui afferra il piccolo foglio di carta e sorride un po' amareggiato.

Ora mi odierà! Gli ho rovinato il compleanno!!!

"Scusa Fra. So che ho rovinato tutto", lui scuote la testa e mi abbraccia. "Sara, non è colpa tua. ok? Sono l'unico che conosci qui a Roma, mi fa piacere che tu sia venuta a chiedere il mio aiuto". Io ruoto gli occhi.
"Ok, magari era meglio in un altro momento, ma è successo. Quindi non so, forse doveva andare così! Non pensarci troppo", scherza lui e io rido.

Squilla il telefono. Lui subito risponde. "Cruuu!!!", sento gridare dall'altra parte del telefono. Credo sia Marta.

"Sì", dice Francesco ridendo, "sì, lo so. Il fratello di Sara mi ha detto... sì", continua, "no, tessò, è andata via".

Scendo giù in salotto per lasciarlo parlare tranquillo con Marta.
Mi siedo sul divano e noto un libro L'uomo che sussurrava ai cavalli. E' aperto. Forse lo leggeva Cassandra durante l'attesa.

"Saraa!", sento che mi chiama dalle scale. E' meglio che vada a dormire ora.

Roberta's Pov.

Credo di dover andare da Cassy, dato che appena l'ho riportata a casa il suo umore non mi è sembrato dei migliori e so il perchè.

Mentre esco di casa, provo a chiamarla, ma ha il cellulare spento. Salgo in macchina ed arrivo a casa sua.

Suono, e invece me la ritrovo dietro.
"Cassidy!", esclamo, "pensavo di trovarti a casa. Ma dov'eri? Guarda che è tardissimo!", le dico mentre entriamo in casa.

"Sì, sono andata a farmi un giro in macchina dopo che mi hai riaccompagnato", dice portando i suoi capelli neri indietro con una mano.

"Tutto bene comunque? Prima non hai spiccicato parola", le domando seguendola su per le scale. "Ah sì", sospira entrando in camera sua.

"Non mi sembri convinta", le faccio notare sedendomi sul letto mentre lei si cambia gli abiti, "Roby, mi passi il pigiama?", mi domanda mentre raccoglie i capelli in una coda alta.

"Ecco!", glielo passo, "senti, ma che è successo?", le domando mentre torniamo giù.

Cassandra si accoccola sul divano sistemando i cuscini e mi siedo vicino a lei. Sorrido perchè non ha nessuna intenzione di iniziare a parlare.

"Cassidy...", "uffi Roby è successo un casino! Era tutto così perfetto. Mi sembrava come eravamo agli inizi della nostra storia. Sai una passione travolgente, ci siamo capiti con uno sguardo e...", la interrompo, "evita i particolari piccanti!".

"Macchè...almeno ci fossero stati. Un vero disastro di serata!", inizia ad arrabbiarsi. "Ma perchè...non è successo?".

"Perchè sono arrivate sua madre e...Sara".

Chi è Sara?! "E chi è questa?", Cassy si sta innervosendo e si alza, "Sara...bah credo che lei e fra si vedano. E' quella della foto!".

La guardo storto. Non può essere. "Cassidy non può essere. Conosci Fra.
Sai che dopo quello che...hai fatto...perchè adesso, parliamoci chiaro. Faccio sempre io la st****a che ti parla diretto, ma tu l'hai trattato malissimo!".

So che sto facendo la bastarda, ma è l'unico modo per farle capire che Fra non ha chiuso la porta in faccia al loro amore.

"Se lui stesse davvero con quella, pensi davvero che avrebbe...voi due stavate per andare a letto insieme. E credimi, lui non farebbe mai passare ad un'altra persona quello che ha sofferto lui".

Cassandra scoppia a piangere e sale le scale correndo.
Almeno ha capito che non si deve arrendere. Francesco è ancora innamorato di lei...nonostante tutto.

Francesco's Pov.

E' tardissimo, ma non ho davvero sonno. Credo sia impossibile riuscire a chiudere oggi stanotte.

Vado in camera di Sara sicuro che non sta dormendo neanch lei.
Busso e ricevo il permesso di entrare. Lei è distesa sul letto con una graziosa camicia da notte. Mi sorride.

"Hey, non dormi?", le domando, "no...ma neanche te!".

Già, sono successo troppo cose, che la mia testa non smette di pensare.

"Senti, vado a farmi una doccia. Nel caso squilli il telefono rispondi, ok?".

Noto che mi guarda in modo strano, "che c'è?".

"Ma perchè dovrebbe squillare il telefono? E' tardissimo!", esclama confusa. Posso capirla. "Già, ma Marco e Marta o beh...alcuni mi chiamano anche a quest'ora! Se è importante, chiamami, ok?", le chiedo e lei annuisce col capo.

"Grazie", dico prima di uscire dalla stanza e dirigermi verso il bagno.

Entro nella doccia e quando avverto la fredda acqya scendere sul mio corpo sento anche qualcuno mi chiama. E' Sara.

Prendo velocemente un asciugamano ed esco dal bagno. Sara mi guarda un po' sconvolta e io rido. "Ehm...è Cassandra al telefono", bisbiglia tenendo il mano il telefono.

"Grazie", dico a voce bassa rientrando nel bagno.

"Hey!", esclamo felice di sentirla, "ciao. Ho sentito che non sei solo a casa!", esclama lei tra il divertito e l'arrabbiato.
"Non capisco...", sbuffa, "che diavolo ci fa Sara a casa tua?", urla facendomi diventare quasi sordo.

"Che problema c'è?!", le domando non capendo assolutamente dove voglia arrivare. "Come che problema c'è? Fra, lei è una donna!", esclama irrirata.

"Calmati, eh! Calmati e spiegati", dico cercando di mantere la calma. "No, senti, io credevo che noi...", improvvisamente si ferma per dare sfogo alla sua risata nervosa, "cosa credevi?", le domando con tutta la calma che ho cercato di tenere.

"Proprio niente!", urla.
"Ora calmati e spiegami cosa cavolo di prende!", esclamo uscendo di testa.
"Cosa prende a te! Prima mi baci e poi passi la notte con quella!", urla istericamente mentre io prego di riuscire a mantenere il controllo.

"Si chiama Sara. Quella lì si chiama Sara!", urlo poi non riuscendo a trattenermi.
"Sara, sì, Sara! Divertiti, eh!".
"Ma che diavolo dici? Siamo amici!".
Lei sospira, "anche noi eravamo amici, ricordi Fra?". E' davvero arrabbiata.

"Ma...", lei mi interrompe, "potevi dirmelo che eri occupato con un'altra ragazza! Invece no, mi prendi, mi porti a casa tua... e se lei non fosse arrivata..."
"No no, suo fratello e la sua ragazza hanno avuto un incidente", poi la mia mente torna a due anni fa e la rabbia e il dolore per quello che successe prendono il sopravvento. "Ma poi sei tu quella che parla? Cos'è? Io ti ho preso, ti ho portato a casa e poi sì, saremmo andati a letto. Ma la differenza è che io non ho nessuno. Tu avevi me e l'hai fatto lo stesso!".

Lei urla "Ma perchè me lo rinfacci? E' successo due anni fa! Cosa devo fare? Mi devo impiccare?".
"Senti, lascia perdere".
"Vai al diavolo, Fra!", urla lei, "lascia perdere tu. Ciao", dice mentre sento che singhiozza. Sta piangendo.
"Aspetta...".
Lei chiude il telefono.

Apro la porta del bagno e vedo Sara sconvolta.
Si sposta leggermente per lasciarmi passare. "Scusa, devo aver urlato molto".

"E' tutto ok?", mi chiede lei vedendomi ancora tutto rosso per la rabbia, cerco di sorridere ma non ci riesco.

Vado in camera prima di rispondere male involontariamente a Sara.
"Assurdo", dico sottovoce infilandomi nel letto.


Cassandra's Pov.

"Hey dormigliona!", riesco a sentire leggermente che qualcuno dice.
Non capisco bene, credo di essere ancora mezzo addormentata. Mi sento piuttosto giù oggi.

Apro lentamente gli occhi e vedo il suo sorriso. Roby. Non c'è giorno che lei sia giù di morale. Beata lei.

"Buon giorno", bisbiglio arrotolondomi nelle coperte, "buon giorno!", esclama e poi la vedo osservarmi con attenzione. "Cassidy, pianto?", mi domanda, "hai gli occhi rossi e gonfi", conclude.

Già, ho pianto, non so per quanto. E' stato terribile discutere così con Fra. Mi sono sentita davvero male per avergli urlato contro in quel modo. Lui infondo ha ragione, non ho alcun diritto.

"Che è successo? Perchè hai pianto?", mi domanda Roby sentendosi sul mio letto.
"Ho chiamato Francesco", vedo che lei annuisce come se sapesse che l'avrei fatto, "e...", mi incita ad andare avanti.

"E...abbiamo bisticciato. Molto. Davvero in maniera furiosa", butto il mio sguardo sui fazzoletti che sono sul comodino.

"Perchè?".

Alzo velocemente lo sguardo verso di lei, "perchè a casa sua c'era Sara. Sono gelosissima. Anche se son passati due anni da quando è finita sento che lui mi appartiene ancora, ma...", Roby sorride, "ma sei troppo orgogliosa da ammetterlo". Annuisco.

Sembra che mi scavi dentro ogni qual volta parliamo, capisce i miei sentimenti, percepisce il mio vero stato d'animo.

Dopo Amici ci eravamo perse completamente, troppo affannate a crearci un posto tutto nostro nel mondo della musica.
Io passavo le mie giornate tra Francesco, Marco e Marta.

"E' tutto ok comunque, non preoccuparti!", esclamo mentendo e vedo che lei l'ha capito ma non dice niente.

"Come faccio? Quando esplodi non c'è modo di riparare ai danni commessi. Che si può fare?", domando a Roberta che ha sempre una risposta a tutte le mie domande.
"Credo che una cosa utile che puoi fare sia chiamarlo e scusarti.
"Ma...", lei mi lancia uno sguardo della serie -allora non chiedermi consigli-

Ha ragione, dopo tutto è stata colpa mia, non avrei dovuto attaccarlo in quel modo. Solo che, dopo tutto ciò che gli ho detto, è difficile scusarmi. Mi sento una scema.

Alzo il telefono e vedo che Roby abbandona la stanza salutandomi.
"Dove vai?", le chiedo. "Vado un po' in giro. Ci vediamo!", esclama e poi chiude la porta.

Compongo velocemente il numero di Fra, poi aspetto impaziente:calma, devo mantenere la calma.

Occupato. O forse l'ha staccato...
Dev'essere davvero incavolato.

Non demordo, perciò alzo nuovamente il telefono e chiamo Marta.

"Pronto!", sento una Marta un poì stanca esclamare. "Come stai, Cassy?", mi domanda. "Tutto bene, te? Sembri stanca", le faccio notare e lei ride.

"Già, sono rimasta fino a tardi a parlare al telefono con Marco. Sai quando ti chiama ti trattiene ore ed ore, e non sai come mollarlo", dice divertita.

"Cattiva abitudine!", esclamo mentre nella mia mente inizio a preparare le parole per ciò che dirò ora.
"Senti...", accenno, "dimmi, cru". "Hai notizie di Fra?", sento che tossisce un momento, "ah, no. Perchè?", mi chiede.

Non sono sicura che lei non sappia niente, lei e Franci parlano moltisimo.

"Sicura?", mi accerto. "Ho solo notizie di Marco, sull'argomento Marco Carta sono alquanto preparata, ma Mariottini non lo sento da...", la interrompo, "ok".

So che ha parlato con lui, ma non insisto.

"Hai qualcosa da fare oggi, cru?", mi domanda Marta sgranocchiando qualcosa. Rido, "che mangi?", anche lei ride, "potrò pure mangiare qualcosa? Allora, mi rispondi?".

In effetti non ho niente da fare, "perchè?".
La sento sbuffare, "Cassy magari usciamo a farci un girettino, perchè Marco mi ha invitato ma...", la anticipo, "i girettini di Marco lo sappiamo cosa sono!", esclamo e scopiamo a ridere.

"Allora, mi salvi da Carta?", mi chiede insistente, "ma magari sarei la terza incomoda!", rido, "ma che dici?! Vieni e basta!".

Accetto così aspetto che passino a prendermi.

______________________

Dopo una giornata all'insegnata delle cavolate più impensabili, siamo di nuovo in macchina.
Era dai tempi della casetta dei blu che non stavamo così tanto tempo insieme, noi tre soli.

Va bene, non mi piace dove stiamo andando.

"Perchè?", domando infilando la testa tra i due sedili anteriori, "perchè sì", risponde Marta prontamente.

Mi scoppia il cuore. Andare lì, vederlo in faccia e vedere probabilmente anche Sara...non ce la posso fare!

"Dai, non fare la bastarda Marta. Marco, ferma la macchina!".
"Marco, non ci provare!", lo minaccia lei.
"Ma perchè?", chiedo insistentemente.
"Domani il Mariotta parte per New York per un paio di spettacoli, quindi lo devo salutare!", esclama.

Accidenti!
Ha una risposta pronta a tutto. E' peggio di Bonnie!

"Ok, ma è necessario che venga anch'io?", lei mi guarda con aria di sfida, "cru, ma non eri tu stamattina che mi hai chiesto notizie di Francesco?", poi spalanca gli occhioni e io sbuffo.

Superiamo il cancello. Mi sento male. Magari lui è ancora arrabbiatissimo per ciò che gli ho detto...


Francesco's Pov.

"Sì, sì mamma, me lo ricordo!, esclamo dopo che mia madre mi ha domandando se ricordavo che domani sarei dovuto partire per New York.

"Cassy, lo sa?", mi domanda e immagino il suo sorriso mentre dice ciò. "No, non ancora", dico.

Come faccio ora? Non posso partire senza dirle niente, soprattutto dopo quel bacio.

"Era stupenda con quel vestito rosa, vero?", mi domanda mia madre mettendomi in imbarazzo, "già", sospiro.

"Va tutto bene?", sorrido, "ho appena finito di mangiare!", esclamo orgoglioso di me stesso per il fatto che ho cucinato da solo la mia cena.

"Ehm...veramente io intendevo come va con Cassandra", ride lei.

"Credevo che il compito di una madre fosse assicurarsi del benessere del figlio!", esclamo fingendomi offeso.

"Infatti! Che tu voglia o no, Cassy sta rientrando nella tua vita", dice seria.

Se solo sapesse della litigata...

"Cruuuuuuuuuuuu, sei in casaaaaaaa?", scoppio a ridere realizzando che Marta si è intrufolata in casa mia con le sue chiavi. "Chi è? E' Sara quella che sta urlando?", domanda mia mamma divertita, "no, è quella pazza di Marta! Sara è tornata al residence, "ah", sospira lei.

"Va bene mà, ora vado a vedere cosa vuole Marta. Ti richiamo io. Ok?", lei ride, "Va bene. Chiama, ricordati! Ciao tesoro". Sorrido. "Ciao mamma!".

Chiudo il telefono e mi precipito all'entrata per cercare Marta.

"Marta Rossiii!", urlo sperando che non sia già andata via.

"Siamo quiiii!", esclama lei divertita mentre agita le mani scherzosamente.

Non so che fare. Rimango immobile. C'è anche Cassandra! E Marco... ma c'è Cassandra!
E' inutile dire che averla qui di nuovo mi spiazza alquanto.

Marta afferra Marco per un braccio, "va beh cruccioli miei, noi abbiamo tante cose da fare. Ciaooo!". E prima che io o Cassy possiamo dire qualcosa, fuggono via dalla porta principale come razzi.

"Cassy", bisbiglio avvicinandomi a lei con un po' di esitazione. "Mi dispiace", dice lei mettendosi le mani sul viso.

Respiro profondamente e non riesco a trattenere il sorriso, "eravamo tutti e due molto confusi ieri".
"Sul serio, mi dispiace per quello che ho detto. Non avevo nessun diritto", dice lei guardandomi con quegli occhioni.

E so che in questo momento potrebbe chiedermi qualsiasi cosa e io la farei.
Così decido di seguire il mio istinto per una volta e l'abbraccio. "Scusa anche tu".

Lei mi guarda e mi bacia. Poi apre gli occhi e cerca di capire cosa penso.
Mi avvicino a lei quasi fossi attirato da una calamita e la bacio, e non riesco a smettere.

Lei mi guarda e io la guardo.
Non abbiamo mai avuto bisogno di molte parole. Saliamo in camera e finiamo sul letto a baciarci. Sempre con più trasporto. E' come se volessimo recuperare questi due anni lontani.

All'improvviso lei mi blocca. "Non voglio commettere altri sbagli, Fra", mi guarda negli occhi, "te lo prometto" continua.

La guardo piccola sotto di me, "vuoi dire che sarebbe sbagliato se noi...", lei sorride e poi mi tira sè, "zitto, Mariottini", bisbiglia muovendo la testa.

E così si accende quella scintilla che avevamo perso anni fa.

___________________

"Mmmm...che ora è?", chiede lei riversa sulla pancia, e io la guardo attentamente. Voglio memorizzarne ogni particolare. "E' quasi mezzanotte", le dico dopo aver guardato l'orologio.

"Rimani qui stanotte, ok?", le chiedo sperando che accetti.
Lei chiude leggermente gli occhi e mi regala il suo splendido sorriso, "speravo che me lo chiedessi", dice sottovoce per poi stamparmi un bacio sul collo.

"Credi che...", cerco di dire ma lei mi bacio, così dimentico di andare avanti e rispondo al suo dolce bacio.


Cassandra's Pov.

"Hey cì", sento che sussurra il mio principe mentre sono ancora un po' addormentata.

"Hey", insiste spostandomi i capelli dagli occhi e sistemando bene la coperta su di me.

Apro gli occhi e lo guardo. Mi stampa un dolce bacio sulla guancia mentre mi stringe a sè.

Stanotte siamo stati insieme, ed è stato stupendo. E' stato un momento speciale, come è speciale stare ora qui tra queste lenzuola avvolta nelle sue braccia.

Non posso credere che sia successo. E' stata la notte più bella che ho passato da quando ci siamo lasciati.

"Hai dormito bene?", bisbiglia guardandomi dolcemente. Annuisco col capo.

Potrei stare così ore ed ore. Solo noi due e nessun altro.

"Tu hai dormito bene?", gli chiedo e lui annuisce sorridendo, "ho dormito e ti ho sognato".

"Non era un sogno", sussurro nel suo orecchio avvicinandomi a lui.

"No?!", mi chiede incredulo e poi ride leggermente, gli do una pacca sulla spalla.

"Cosa vorresti per colazione?", mi chiede alzandosi dal letto, "caffè", rispondo prontamente.

Lui si china e mi bacia, "agli ordini!".

Esce dalla stanza e io rimango qui. Nel suo letto. Tra le sue lenzuola. Con la sua camicia.

Mi alzo e inizio a girare per la stanza. Vedo il nostro libro. Lo sta rileggendo.

"Principessa!", urla lui dalle scale e lo sento pian piano avanzare nel corridoio.

La colazione a letto...non tutti i ragazzi lo fanno per una ragazza.

"Grazie...", sussurro baciandolo, "grazie per non avermi mai dimenticata", concludo e lui sorride.

"Allora... ho portato queste cose", annuncia sedendosi vicino a me sul letto, "dunque: tè, caffè, succo alla mela, che so che ti piace! E questi croissant, marmellata a qualunque gusto, visto che magari hai cambiato gusti in questi anni te le ho portate tutte, poi...", lo interrompo baciandolo, lui poi mi afferra e finiamo per rovesciare tutto sul letto.

E' come se avessimo una calamita: è impossibile staccarci l'uno dall'altra.

Francesco mi guarda negli occhi, quegli occhi che conosco così bene, "dovrò partire per New York per due settimane", mi dice con tono dispiaciuto.

Già, me ne ero completamente dimenticata, annuisco, "Marta me l'aveva accennato", dico dispiaciuta dal fatto che proprio ora che ci siamo ritrovati devo già salutarlo.

"Come farò?", domanda accarezzando il mio viso, "a fare cosa?", gli chiedo non avendo capito a cosa si riferisca e lui ride, "come farò a stare lontano da te per due settimane!", mi bisbiglia poi all'orecchio facendomi il solletico.

Poi mi guarda e io lo fermo, "promettimi che andrà tutto bene", gli dico implorandolo e lui sorride, "andrà tutto bene, cì, ormai siamo una coppia collaudata!", esclama ridendo e strappandomi un sorriso.


Marta's Pov.

Aeroporto.

"Credi che Francesco si sia dimenticato di dover partire?", domando sorridente a Marco, "mi auguro di no!", sospira un po' seccato Marco per il fatto di essersi dovuto alzare prestissimo per salutare Fra.

"Avrà fatto tardi con Cassy", bisbiglio massaggiandogli la spalla.
"Stai attenta! Ci sono i fotografi", bisbiglia lui irritato, "mi spieghi che ti prende? Sarà qui a minuti! Non c'è bisogno di prendersela con me, d'accordo?", dico a voce bassa afferrandogli il braccio per guardarlo in faccia. "Ok", sospira.

Non capisco perchè Marco sia così intrattabile stamattina! Ci sediamo nella sala d'attesa e le porte si chiudono alle nostre spalle, così che i fotografi rimangano fuori e noi possiamo parlare tranquillamente.

"Sono le 11:20, dove sono?", esclama Marco alzandosi furibondo dalla sedia.

"Ecco Anbeta!", esclamo vedendola entrare velocemente.

"Ciao ragazzi! C'è un traffico assurdo! Ma ci siete solo voi? Francesco?", chiede spalancando gli occhi.

Francesco e Anbeta fanno parte della stessa compagnia di danza da ormai un anno.

"Sì, esatto!", esclama Marco allontanandosi.

Mamma mia quanto è scontroso la mattina!!!

"Sono ancora in tempo per partire?", domanda Francesco ridendo mentre Cassandra gli infila le mani sotto la camicia.

"Anbeta, ciao!", esclama Cassy abbracciandola.

Sono le 11:40 e Marco si è addormentato sulle panchine della sala d'aspetto! E' proprio fricato!!!

"Allora, tutto bene?", domando a Cassy appena si siede accanto a me, "sì, tutto bene", bisbiglia maliziosa.

"Ma Marco?", ride Cassandra, "guarda, non sai le storie che ha fatto per alzarsi!", lo guardo e rido.

Vedo Fra venire verso di noi e chinarsi su Cassy per stamparle un bel bacio.
"Oh oh frenate gli istinti!", li prendo in giro.

Quanto son belli!

"Dai vado a prendervi due caffè!", ci dice lui allontanandosi verso il bar.

"Allora ho fatto bene a trascinarti a casa di Franci ieri!", esclamo colpendo leggermente con un gomito Cassy.

Lei ride. "C'è qualcosa che dovrei sapere?", le domando. Lei si morde il labbro "Beh...è di nuovo il mio ciccino!". Sorride.

"E brava la De Rosa!".

Arriva la chiamata. Devono partire!

Cassandra subito si butta addosso a Francesco diventando una specie di piovra.

"No, no, no, non andareeee!", si lamenta sbacciucchiandolo tutto. Lui ride e la stringe forte forte. "Amore, ti chiamerò tutti i giorni. Non solo, ti penserò ogni secondo della giornata", dice lui per poi baciarla con passione.

"Ti amo", bisbiglia lei. "Ti amo anch'io", dice lui accarezzandole i capelli.

Subito saluto Fra ed Anbeta, lo stesso fa Marco.
Cassandra se ne sta in disparte con la faccia da crucciola bastonata.

Lui si gira mentre sta per lasciare la sala d'aspetto e manda un bacio a Cassandra, poi scompare.

Subito lei inizia a piangere e a lamentarsi.

Francesco's Pov.

New York - 10 giorni dopo la partenza.

Sono a pezzi!
Oggi non abbiamo fatto altro che prova, girare da un posto all'altro: interviste, fotografie, smentire gossip vari.

E' stato stancante. In questi giorni è stato davvero difficile andare avanti senza Cassy. Mi manca da morire, anche se mi diverto molto con i ragazzi della compagnia.

Comunque è una fortuna essere in hotel ora, perchè ho davvero bisogno di riposarmi.
Ma prima di tutto, prima di buttarmi sul letto e dormire, devo e voglio fare una cosa: chiamare Cassy.

Così prendo il cellulare e la chiamo. Sta squillando. Sinceramente non ci capisco niente del fuso orario. Spero solo di non disturbarla.

Aspetto con impazienza che afferri il telefono.

Improvvisamente sento una vocina familiare, "cicciiiiiiiiiino!", esclama lei felice.

"Amore, come stai?", le chiedo augurandomi che stia bene. "Sì, sì, tutto bene. Tu?", risponde un po' titubante.

"Sicura?", mi assicuro. "Sì, sì, non preoccuparti!".

Che bello risentire la sua dolce voce...potrei stare ore ed ore ad ascoltarla mentre parla.

"Ti disturbo?", domando.
"Scherzi?", risponde lei ridendo, "non sai quanto mi manchi, amore mio", continua poi addolcendo maggiormente il tono della voce.
"Anche tu mi manchi da morire".

"Come sta andando? Oggi tutto ok?", mi chiede ansiosa di sapere.
"Sì, sta andando tutto bene. Ci vengono a vedere tantissime persone. Gli spettacoli sono tutti esauriti. Anche se...", lei mi interrompe, "già, il fatto di stare lontani non piace neanche a me!".

E' come se mi avesse letto nel pensiero.

"E tu che fai? Qui è notte!", le chiedo cuorioso, lei ride leggermente, "qui è giorno!", io rido, "comunque non facevo niente. E stasera Marta viene a cena a casa mia, almeno mi divertirò!", aggiunge.

"Fai la brava, mi raccomando!".

Lei ride, "ma tu sei appena tornato?".

"Eh sì, son stanchissimo!".

"Il mio tesoriiino. Ora dormi. Ah, ieri non ti ho detto. Ero a cena con i tuoi ed Ema!", ride, "erano a Roma!".

"Come è andata?".

"Conosci tua madre, avrà capito!", ridacchia.
"Già", dico un po' in imbarazzo.

"Tesoro, devo dirti una cosa...", mormora che quasi non la sent, "sì, dimmi tutto".
Prende un profondo respiro, "forse avremo novità", dice tutto d'un fiato.

L'agitazione inizia a salire. Cosa vorrà dire?

"Cioè?", non so cosa aspettarmi.

"Non è sicuro, anzi per dirla tutta è solo una mia sensazione, quindi forse è meglio che neanche te lo dica", la interrompo, "hey, mi devi dire tutto, ok? Non preoccuparti!", la rassicuro.

"Ok, allora...", dice e la voce le trema, "forse e dico forse...sono incinta", conclude con un tono di voce davvero preoccupato.

Incinta? Le gambe si fanno improvvisamente molli.

"Capisco...che magari ti senti spiazzato. Io...non so cosa dire, se non ti senti pronto per affrontare questo..", la interrompo subito, "no, ok? Ci sarò sempre. Certo...un bambino adesso...però è favoloso, ok? Ci sarò sempre, ok? Staremo insieme e cresceremo questo bambino...insieme. Sarà tutto perfetto!", esclamo assolutamente convinto di ciò che sto dicendo, nonostante la paura inizi a prendere il sopravvento.

Lei non parla.

"Stellina, non preoccuparti", cerco di rassicurarla, "se vuoi torno domani, va bene?".
Sento che lei si agita, "no no, non c'è niente di certo. E' solo una mia sensazione. Non devi farlo!".

"Avvisami appena sai qualcosa. Voglio essere presente", le dico cercando in qualche modo di metabolizzare l'idea. Un figlio...
"Promesso".


Epilogo. 2014.

Cassandra's Pov.

Maledetta me e l'idea di fare la cena di Natale a casa mia!!!
Sveglia dalle 5.30 e non ho ancora concluso niente...tre teglie di biscotti bruciati!

Sento il telefono squillare, corro subito e lo afferro.

"Pronto?!".

"Cru! Come vanno i preparativi? Non avvelenerai nessuno stanotte, vero?", ride.

"Marta, visto che sfotti tanto perchè non mi vieni a darmi una mano?!", dico un po' scocciata.

Lei ride, "no, cru! Io sono ospite!".

"Grazie, eh! Ma come accidenti faccio a preparare tutto?", sono un disastro in cucina.

"Dai Cassy, determinazione e impegno", continu a prendermi in giro.

"Va beh, insomma, hai chiamato per farmi innervosire o c'è qualcosa di utile che vuoi dirmi?".

"Sì, volevo dirti che ho comprato i regali, spero vadano bene!", esclama eccitata.

Sorrido, "andranno benissimo, grazie! Allora ti aspetto stasera!".

"Ok, cru. A stasera. Ciao!".

"Ciao Marta", riattacco il telefono.

Subito il forno inizia ad emettere un suono strano. Noooo!!!! I biscotti...bruciati...di nuovo.

Basta! Ci rinuncio!!!

Dopo quasi cinque minuti il telefono squilla di nuovo.

Rispondo.

"Pronto?!".

"Amore!"

"Babbo!!! Allora tu e Ale riuscite a venire stasera?", chiedo impaziente.

"Certo che veniamo, tesoro!", mi rassicura subito, "come procede?".

"Un disastro, babbo! Sono negata!", gli dico demoralizzata.

Lui ride leggermente, "dai, Cassy! Sei una bravissima cantante, non puoi pretendere di essere anche una bravissima cuoca!".

"Sì, ma non credo che i miei ospiti vogliano mangiare i miei cd!", rido.

"Stai bene? Non affaticarti troppo mi raccomando!".

"Tranquillo!".

"Chi ci sarà?", domanda incuriosito.

"Un po' tutti. Tranne alcuni che non potranno venire".

"Va bene, tesoro. Allora ti lascio dedicarti al tuo nuovo hobby!", ride.

"Sì, sì, grazie. Prendimi in giro anche tu! Tanto mi vendico stanotte!".

"Ciao Cassy!".

"Ciao babbo!".

_____________________

Finalmente!!!!!!!!! Tre teglie di biscotti...NON bruciati!!!
Credo mi darò all'arte culinaria! Rido.

Visto che ho finito, decido di salire su per mettermi qualcosa di pulito.
Ho distrutto mezza cucina!!!

Prima di salire le scale, però, mi fermo davanti all'albero di Natale.
Quanti regali! Questo è un Natale generoso. Forse perchè è un Natale speciale.

Subito mi dirigo verso le scale e attraverso il lungo corridoio delle camere da letto.

Apro la porta e li vedo lì: le mie tre stelline e il mio ciccino addormentati.

So che non potrei desiderare regalo migliore...


Epilogo. 2015

Francesco's Pov.

E così mi trovo a passare il primo dell'anno in uno dei luoghi che odio di più al mondo...ma per due delle persone più importanti della mia vita.

Passeggio nervosamente nel corridoio. Avanti. Indietro.
Posso dire di non avere più unghie. Molto maturo per un uomo di 30 anni.
Eppure non è la prima volta...dovrei essere tranquillo.

Mi volto. Deserto.

Certo che doveva proprio decidere di arrivare il primo dell'anno? La gente sarà a festeggiare. Tutti i cellulari in tilt per i troppi messaggi ricevuti.

Chissà poi dove sono! Conoscendo i miei amici staranno facendo la maratona dei locali.

Estraggo di nuovo il cellulare dalla tasca, cerco nella rubrica. Eccolo.

Squilla. E' tardissimo. Magari dorme.

"Francesco!", risponde assonnato.

"Mi sa che ti ho svegliato. Ma ci siamo!".

"Ci siamo? Vuoi dire che...".

"Sì, se vi mettete in viaggio subito forse ce la fate...", non riesco a finire la frase che subito butta giù il telefono.

Guardo il cellulare e la foto che ho sul display: le mie stelline.

E così ricordo quanto ero agitato quel giorno di cinque anni fa...

Cassy mi aveva appena detto che aveva la sensazione di essere incinta. Ovviamente lì per lì fu il panico, ma la mia razionalità si fece subito sentire quando le promisi che ci sarei sempre stato per lei e per il bambino...certo non mi sarei mai aspettato che in realtà quel bambino fossero 3 gemelle!

Passarono i mesi, al primo controllo il bambino era solo uno, poi due, poi tre...al ché pregai Cassandra di non andare più dal medico per la paura che fossero 4 o magari 5.

Certo Marco e le sue battutine non mi aiutavano. Ero nel panico. Eravamo così giovani.
Poi una sera Cassy tornò a casa e mi diede un pacchetto. Lo aprii e le vidi...un'ecografia delle mie tre stelline. Capii già che sarebbero state le più belle principesse mai esistite sulla terra.

E dopo neanche una settimana chiesi a Cassy di sposarmi, ma non perchè mi sentissi obligato per via delle bambine, ma perchè capii che non ci sarebbe stata mai una donna che mi avrebbe reso più felice.

Nove mesi dopo, stesso posto di oggi, stesso corridoio, stessa panchina color grigio. Stessa attesa.

Ricordo che ero impaziente. C'erano tutti, perchè avevamo calcolato ogni minuto e secondo. Erano state precisissime e puntuali nell'arrivo. Non un giorno in più nè uno meno.

Avevamo deciso che non avrei assistito al parto. Avrebbero dovuto raccogliere me. E quindi restai con gli altri, parenti e amici nel corridoio.

Io e Gianni avremo consumato i pavimenti del reparto a furia di camminarci sopra.

Ma quando la porta si aprì ed uscì l'infermiera, il mio cuore si fermò. Capii subito che niente sarebbe stato più come prima.

Così poco dopo entrai nella camera di Cassy e loro erano già lì: Virginia, Emma e Sofia.

_____________________________

3 settimane dopo


Più li guardo e più stento a crederci.

"Ciccino, mangia!", urla Gin accarezzando il fratellino. Da quando l'abbiamo portato a casa lei non fa altro che osservarlo...a differenza di Em e Sof che non lo calcolano affatto.

Cassandra è stanca, è sdraiata sul divano con il piccolo in braccio.

"Amore, dallo un po' a me, tu riposati", le dico baciandole la fronte. "Sì sì. Tutte scuse, non me lo rubi il mio ciccino bellino lui amore di mamma!", dice lei rivolgendosi a me e poi a David.

Io rido. Se avessi immaginato la mia vita cinque anni fa, non avrei mai pensato sarei stato padre di 4 meravigliosi bambini e soprattutto mai avrei pensato di essere così fortunato da riavere lei nella mia vita.

Ogni giorno che passa capisco che quella scritta incisa sotto la carta da parati della nostra stanza ha davvero un significato:

Puoi credere che tutto sia finito solo quando emetti l'ultimo respiro.


By Lo_Twinnie image
 
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crieste 89
view post Posted on 8/10/2008, 17:17




Wow bella!! Fanno figli cm conigli ma va bene lo stesso xD
Brava Lo_ Twinnie!!!
 
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Fra&LinaForever
view post Posted on 9/10/2008, 09:47




Papà Francesco, mamma Cassandra, tre Stelline e un Ciccino: com'è bella questa famiglia! ^_^
 
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2 replies since 2/10/2008, 15:07   155 views
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