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| Martedì 17 Marzo 2009 Ciak si gira: storie (difficili) di ragazzi
Ieri all’Osteria dell’Elfo in piazzetta Vescovado e oggi al Circus Club di via Dalmazia: ancora una volta Brescia diventa il set di un film
IN CITTÀ LE RIPRESE DI «SENTIRSIDIRE. QUELLO CHE I GENITORI NON VORREBBERO MAI...», LUNGOMETRAGGIO D’ESORDIO DEL BRESCIANO GIUSEPPE LAZZARI
È una storia incrociata tra un bresciano benestante ed un siciliano, figlio di povera gente.
Il regista: «Ho voluto mandare un messaggio a tutti i giovani sui veri valori della vita»
Motore... Azione. Ieri i passanti per piazzetta Vescovado si sono trovati inopinatamente su un set cinematografico ed hanno potuto ascoltare dal vivo le magiche parole del ciak.
La scena, esterno giorno, contemplava alcuni ragazzi seduti al tavolino davanti all'Osteria dell'Elfo. Una macchina da presa su un carrello, la classica sedia del regista, un via vai di tecnici. Erano in corso alcune riprese del film «Sentirsidire. Quello che i genitori non vorrebbero mai...», lungometraggio d’esordio del bresciano Giuseppe Lazzari, interpretato da Francesco Mariottini, il ballerino che si è imposto ad «Amici 7», la celebre trasmissione condotta da Maria de Filippi.
«Ho scritto il soggetto quattro anni fa in una notte di sana follia. Mi sono venute in mente delle immagini forti. Poi ho passato il tutto alla sceneggiatrice Paola Golferini - ci racconta Giuseppe Lazzari -. La storia è quella parallela e incrociata di due ragazzi, dall'infanzia alla giovinezza: Ludovico ha otto anni, è un bresciano di famiglia molto benestante, mentre Filippo è un undicenne di Agrigento, figlio di povera gente che impara il mestiere di vivere superando alcune prove di iniziazione anche scabrose. I due si troveranno alcuni anni dopo a Milano e lì i loro destini si intrecceranno. Il primo è sempre un figlio di papà molto "incasinato", mentre il secondo fa il muratore e coltiva il talento per la pittura. Diventeranno molto amici e Ludovico si nutrirà dei sentimenti positivi di Filippo».
«Premetto, non è un film di gay - continua Lazzari -. Ho voluto affrontare tematiche forti, come l'abuso di minori, la pedofilia, la prostituzione, ma con un tocco morbido,perché voglio che il mio film arrivi ad un pubblico largo e faccia riflettere».
Il regista Giuseppe Lazzari, 39 anni, un passato come speaker radiofonico (Teletutto,Spazio Zero, Number One...) ha scelto Brescia come location, perché questa è una realtà sociale che conosce bene. «Qui i ragazzi della Brescia bene frequentano piazza Arnaldo, mentre gli altri frequentano altri quartieri. Io ho voluto mandare un messaggio ai ragazzi bresciani: ci sono altri valori importanti nella vita, che non sono quelli del benessere. Brescia comunque uscirà bene dal mio film... Non mi sento vicino né a Salvatore Moccia né a Muccino. Se c'è un modello, quello è senza dubbio Gabriele Salvatores».
«Sentirsidire» uscirà il prossimo novembre in tutte le sale italiane, distribuito molto probabilmente dalla Medusa, poiché molti degli attori appartengono al «comparto Mediaset».
Francesco Mariottini: «Sarò assolutamente insopportabile...»
«Sarò un ragazzo ricco, viziato e assolutamente insopportabile. Praticamente l'opposto di come sono io. Infatti per me è stata una sfida doppia interpretare questo ruolo, ho dovuto inventarmi un altro me. Il protagonista poi capirà che ciò che conta non sono i soldi ma l'anima. Ad un certo punto del film c'è il cambiamento. Rompe il muro di ghiaccio e diventa una persona normale, anche civile». Francesco Mariottini, volto angelico e pettorali-feticcio per le ragazzine, il noto ballerino di Amici, ha fatto fruttare bene i suoi cinquantamila euro di borsa di studio: il ragazzo, che ha investito i soldi nello studio della danza e della recitazione, ha ottenuto un ruolo come attore in «Sentirsidire».
«Ero curioso di vedere com'era fatto il cinema - prosegue Francesco -. Quando Giuseppe mi ha fatto la proposta, ho aderito subito. Non capita tutti i giorni che ti offrano una parte in un film da protagonista. Sì, interpreto la parte di un ragazzo bresciano, anche se come si capisce dal mio accento non lo sono affatto (è nato a Jesi, ndr), anzi a Brescia non c'ero mai stato prima dello scorso novembre, quando siamo venuti a fare un sopralluogo».
Il cinema e la danza: due sogni che si sono realizzati e che possono anche convivere? «Sono due cose diverse. Il mio primo sogno era diventare ballerino e ho studiato per questo. Il secondo sogno era vedere cosa c'era dietro la televisione. Ora è iniziata l'avventura del cinema. Mi sono messo in gioco. Ho fatto un corso veloce ma intenso con un coach di recitazione. Vedremo».
Regista e tecnici assicurano che Francesco è una sorpresa. Nel film recita e naturalmente balla. 
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;grazie mille cara Zeldina 
