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| Da Bresciaoggi.itIl film «Sentirsidire» finisce nelle maglie della censuraL'Italia taglia, come si suol dire. La morale è ridotta ad un colabrodo, ma attenti ai colpi di coda. «Sentirsidire», il film del bresciano Giuseppe Lazzari, girato con molte locations cittadine, è incappato nelle maglie della censura. La pellicola avrebbe dovuto entrare nel circuito delle grandi sale in questi giorni, ma la Commissione per la Revisione Cinematografica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - leggasi censura - lo ha inaspettatamente vietato ai minori di 18 anni. Trattandosi di un film rivolto al target degli adolescenti e dei giovani, questo è un limite pesante che gli pregiudica una fetta consistente del mercato. La motivazione, in sintesi, parla di un'opera «diseducativa» e pericolosa perché comporterebbe meccanismi emulativi. LA STORIA racconta i destini incrociati di due ragazzi, uno di famiglia benestante, l'altro di umili origini. Soprattutto due sono le sequenze incriminate, che riguardano i temi scottanti e delicati della pedofilia e della prostituzione maschile. Giuseppe Lazzari non si capacita di questo responso imprevisto, proprio perché aveva lavorato con scrupolo e attenzione. «Non capisco, perché non ci sono scene di sesso esplicito, non si vedono intimità corporali, non ci sono scene di violenza. Certo, i problemi sono quelli, sicuramente scabrosi, ma il mio film li affronta senza dar adito a compiacimento alcuno. Forse, e qualcuno me lo ha fatto intuire, la Commissione è pilotata dalle grosse produzioni e la mia è una produzione indipendente. Non ho richiesto i fondi del Ministero, il film è finanziato da fondi privati, senza finanziamento del Fus e ovviamente non ho un canale preferenziale nella lobby del cinema a Roma che mi permette di avere forza e argomentazioni importanti nel momento in cui si deve affrontare un problema di censura». «Se il film è vietato ai 18 anni - continua Lazzari -, i suoi trailer non potranno essere trasmessi in televisione e neppure al cinema, se non "incollati" ad altri film vietati ai minori, che praticamente non esistono più, a parte forse qualche trucido horror». Da notare che il trailer di «Sentirsi dire» ha ottenuto il record assoluto di visualizzazioni YouTube: 270 mila in pochi mesi, molto di più di Checco Zalone con «Cado dalle nubi» (180 mila). Questo a riprova di un'attesa molto diffusa. A questo punto la domanda è: esistono veramente i motivi per legittimare il divieto imposto dalla censura? Abbiamo visionato in seduta privata le sequenze incriminate e siamo rimasti perplessi per la severità della sanzione. In una scena si assiste ad una iniziazione sessuale, in un'altra ad un abuso, ma tutto entri i termini dell'allusione ed entro la soglia del pudore. Siamo molto lontani dagli eccessi di «Albakiara», tanto per fare un esempio, per non parlare delle volgarità sdoganate dei film di Natale. E ALLORA? «A questo punto - continua Lazzari - ricorreremo in appello. Potrei digerire un divieto ai minori di 14 anni, anche se così mi perderei una fetta di pubblico legato al programma "Amici" di Maria De Filippi. Non a caso io ho scelto come interprete Francesco Mariottini, che era il mio traino. Credo nella bontà del mio film, che vuole proporre un messaggio positivo. Ho messo pure i miei figli a recitare: che padre sarei? Sta di fatto che la sceneggiatura di Paola Golferini è stata pubblicata in una collana diretta da Renzo Rossellini per i tipi della Arduino Sacco Editore in cui si dice testualmente che il mio film dice molto di più sulla situazione di moltissimi giovani di quanto non possa farla qualsiasi inchiesta». «Sentirsidire» verrà molto probabilmente proiettato al cinema Eden con l'avallo dell'assessore Andrea Arcai. Sarà l'occasione per collaudarlo con il giudizio del pubblico e per sgonfiare un caso che non esiste.
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